Le posizione medie, in generale, in fase di possesso e in fase di non possesso, tenute dai giocatori della Fiorentina contro l'Udinese evidenziano il percorso tattico messo in atto da Vincenzo Montella.
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Tre Fiorentina in una: il percorso tattico di Montella prosegue e apre le porte a scenari interessanti
L'analisi del modulo viola
Con il pallone tra i piedi la Fiorentina si è schierata con un 3-4-2-1 molto offensivo, con Castrovilli e Ribery quasi sulla stessa linea di Chiesa, Pulgar e Badelj stretti al centro, Dalbert e Lirola sulla trequarti. Con il pallone lasciato agli avversari, invece, il modulo era il 5-2-1-2, con gli esterni affiancati ai centrali difensivi per comporre una linea dalle maglie strette, Castrovilli arretrato di qualche metro e Ribery davanti con Chiesa per far ripartire la manovra. Risultato? In media la Fiorentina contro l'Udinese ha giocato con il 3-4-1-2, dove Lirola e Dalbert erano stabilmente sulla stessa linea di Pulgar e Badelj, Castrovilli in veste di regista avanzato a supporto di Chiesa e Ribery.
Una situazione di gioco che può avere sviluppi interessanti in almeno un paio di direzioni. Boateng può ritagliarsi uno spazio da dieci classico, che poi alla fine è un ruolo che in carriera ha ricoperto con più continuità rispetto a quello di finto centravanti. In attacco possiamo ipotizzare che Pedro o Vlahovic possano entrare in competizione più con Chiesa che con Ribery, visto che l'italiano funge più da centravanti rispetto al compito di raccordo affidato al francese. Infine, se questa è la strada intrapresa a gennaio servirà ripensare le alternative a centrocampo, perché tra Zurkowski, Benassi e Cristoforo l'unico idoneo per giocare a due in mezzo è proprio l'uruguaiano.
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