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Tra scetticismo e curiosità, ecco le scommesse di Corvino made in Sudamerica

Da Salcedo a Maxi Olivera, da Sanchez a Cristoforo: quasi tutti gli acquisti "pronti subito" provengono dall'America Latina

Simone Bargellini

Ok, il mercato della Fiorentina non è stato esaltante. I "colpi" più importanti sono stati in uscita, il saldo è fortemente in attivo e la squadra non si è rinforzata, sulla carta. Ma intanto, in attesa delle risposte sul campo un po' di curiosità c'è. Perchè sono arrivate a Firenze tante scommesse, accompagnate dai tanti punti interrogativi del caso, ma anche dalla voglia di scoprire qualche talento nuovo. Anche perchè la provenienza affascina, visto che per molti di loro - specie se ci concentriamo su quelli teoricamente più pronti (non Dragowski, Diks e Hagi, tanto per capirsi) - parliamo del Sudamerica.

Prendiamo Maxi Olivera, terzino 24enne uruguaiano dal mancino elegante con il compito - non banale - di sostituire Alonso. E poi il suo connazionale Sebastian Cristoforo, già europeizzato negli anni di Siviglia, di cui si raccontano ottime cose, anche se l'incognita è la tenuta fisica. Parte in seconda fila a centrocampo, ma potrebbe rivelarsi una sorpresa. Si è già preso la scena invece l'altro innesto della linea mediana, quel Carlos Sanchez che ha lasciato la Colombia già da molti anni e porta in dote esperienza e muscoli (oltre che un gol già da 3 punti). E poi c'è Carlos Salcedo, giovane ma non giovanissimo (23 anni da compiere), grande fisico e nel giro della nazionale messicana, ma con un ambientamento in Serie A tutto da verificare.

Scommesse low cost sperando nella "corvinata", è stata questa la scelta quasi obbligata del direttore generale viola. Adesso sarà il campo a dare le risposte che contano davvero.