C'era una volta il Franchi, fortino inespugnabile della Fiorentina. Uno stadio in cui anche le squadre più forti che arrivavano a giocare sapevano di dover sudare per ottenere punti. E spesso finivano per non portarne a casa nemmeno uno. Quest'anno la musica sta cambiando, in campionato almeno. Sì perché con il pareggio di ieri sera la squadra di Sousa è arrivata al quarto pareggio casalingo consecutivo. E se una volta è arrivato con una squadra di pari livello come il Milan, nelle altre tre occasioni i viola hanno pareggiato contro Atalanta, Crotone e Sampdoria. E i punti persi per strada cominciano a pesare nella corsa all'Europa League.
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Tra fischi, mugugni e pareggi: c’era una volta il “fortino” Franchi…
Quattro pareggi consecutivi e il pubblico che rumoreggia. Il Franchi non è più l'alleato della Fiorentina che, a detto di Sousa, ieri ha sofferto la pressione dagli spalti...
Al termine degli ultimi due pareggi inoltre si sono sollevati da parte di alcuni settori dello stadio i classici fischi di disapprovazione. Ieri sia Bernardeschi che Astori hanno dichiarato di non condividerli ma di accettarli comunque. Fischi che, va sottolineato, sono arrivato al 90'. Durante la partita l'appoggio ed il sostegno non sono mai mancati. Anzi. Sono arrivati forse in eccesso a detto di Sousa che ieri sera commentava: "Abbiamo sofferto anche la volontà del nostro pubblico di spingere la squadra, ci siamo sentiti meno tranquilli e più frettolosi". Una frase che mette in chiaro alcuni limiti caratteriali del gruppo che dimostra di soffrire l'ambiente circostante. Un aspetto deficitario piuttosto evidente sul quale si potrà lavorare durante la sosta anche se al momento sono altri gli aspetti su cui merita fuocarsi.
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