Se qualcuno si aspettava qualche passo indietro da parte di Montella riguardo i fischi di lunedì sera è rimasto a bocca asciutta. Nella lunga conferenza stampa di ieri (clicca qui) lunga ma mai banale, il tecnico viola ha affrontato nuovamente il tema su sollecitazione dei media presenti. A suo dire quella manifestazione di disappunto non era meritata. Anzi. La Fiorentina, sempre secondo la sua analisi, aveva schiacciato il Verona giocando con personalità. Ma chi ha ragione alla fine dei conti? Poco importa, anzi a Firenze chi prende la ragione viene tacciato di appartenere alla famiglia dei Bischeri quindi meglio farne a meno. L'aspetto che è utile precisare, al fine di inquadrare al meglio il carattere di Montella, è il modo di porsi e di esporsi.
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Tra fischi e futuro, la corsa solo in avanti di Montella
Il tecnico viola ha digerito male i fischi di lunedì ma ha le idee chiare, per stasera e per il futuro…
Vincenzo, un po' come fanno tanti suoi colleghi più esperti, ha fatto da scudo ai suoi ragazzi in un momento difficile. Probabilmente non è passato il messaggio ma la sua onestà intellettuale è filtrata. E non solo sul tema dei fischi. Un'altra questione analizzata a lungo e con particolare sincerità è stata quella relativa al suo futuro. Montella non è un arruffapopolo, non si batte il pugno sul petto guardando la curva e non ha rapporti extracalcistici con il mondo del tifo. Però è schietto e sincero, questo sì. E Firenze sa apprezzarlo e potrà continuare a farlo visto che il suo percorso è ancora tinto di viola e lo sarà fino a quandi lui stesso e la società lo vorranno. L'aeroplanino guarda avanti. Ieri era talmente carico emotivamente che avrebbe già voluto giocare la partita contro la Dinamo Kiev. Un atteggiamento propositivo che se viene recepito dalla squadra può portare lontano.
STEFANO ROSSI
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