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Tra coraggio e azzardo, Sousa si “traveste” da Montella. E la Fiorentina mostra i suoi limiti

Meglio una Fiorentina attenta e cinica, o una squadra che se la gioca a viso aperto con tutte? Dicci la tua

Simone Bargellini

C'è una linea sottile tra coraggio e azzardo e forse la sconfitta rimediata dalla Fiorentina contro la Roma passa anche da qui. Perchè Paulo Sousa ha scelto di osare, consapevole dei rischi del caso, e alla fine forse l'ha pagato a caro prezzo. La controprova, in realtà, non esiste e niente ci dice che scegliendo una formazione un  po' più coperta le cose sarebbero andate meglio. Probabilmente il tecnico viola ha voluto mandare un messaggio ai suoi, quando ha deciso di schierare tre soli difensori di ruolo e due esterni offensivi, specialmente Bernardeschi sul lato di Florenzi e uno tra Salah e Gervinho. Qui però nasce il dilemma: è stata una mossa da applausi o scellerata?

A supporto della prima, c'è il modo in cui la Fiorentina ha saputo creare calcio e divertire (specialmente il pubblico imparziale), attaccando e dominando il possesso palla. Provandoci con orgoglio, fino alla fine. Tutto vero, ma dall'altro lato Gonzalo e compagni sono rimasti esposti agli affondi dei velocisti di Garcia e a tratti si è rischiato che il risultato assumesse dimensioni ancora peggiori. Loro che fin qui si erano distinti come il reparto più solido del campionato. Perchè i valori della rosa restano quelli di un'ottima squadra ma con dei limiti evidenti, nella qualità di alcuni singoli e nel numero di alternative in alcuni ruoli. E allora è dura competere alla pari con corazzate costruite, dichiaratamente, per vincere lo scudetto.

Alzando la questione ad un livello più filosofico potremmo chiederci: è giusto che la Fiorentina giochi a viso aperto oppure è meglio ammettere i propri limiti e costruire la partita anche sull'avversario? Nelle prime settimane Sousa aveva prediletto la seconda via, mostrandoci una squadra a volte poco bella ma molto quadrata, facendo della concretezza uno dei suoi capisaldi. La Fiorentina di ieri assomigliava più a quella di Montella, offensiva, propositiva ma forse poco equilibrata. Che magari diverte di più, ma rischia di raccogliere meno punti. Tu da che parte stai? Il dibattito è aperto.