Torna il sole sulla Fiorentina

Franchi esaurito per la partita con la Juve. Da quanto tempo non accadeva? Lasciamo la risposta agli statistici. L'importante è che Firenze sia di nuovo tuttuno con la propria squadra. Come è quasi sempre stato. Questo è già un successo. Il sole è tornato a splendere sulla Fiorentina e i suoi tifosi e, sono certo, qualunque cosa accada a Parma, non torneranno le nuvole. Molti i segnali positivi: l'atteggiamento dei giocatori (vuoi vedere che questa volta abbiamo accuratamente evitato le teste di rapa?); il rinnovato impegno della società, Andrea Della Valle in testa; l'ottimo lavoro del duo Pradè-Macia; l'attegiamento dei tifosi. Sulla strada della ritrovata armonia si staglia la Juve. Non permettiamole di sciuparci la festa. Come? Chi andrà in campo sia protagonista con la palla fra i piedi (niente calcetti o calcioni agli avversari). I 40mila sugli spalti incitino la squadra, sbeffeggino l'avversario, cantino, saltino ballino. Ma, una supplica, si eviti l'orrenda tiritera sull'Heysel. Si può fare un piccolo salto di qualità e di civiltà anche nei cori da stadio (che ovviamente non sono dal club della caccia alla volpe)? Chi avesse intenzione di dare fiato a quella filastrocca che fa rabbrividire, conti prima fino a dieci, e in quei secondi pensi a figli, genitori, mogli e mariti di chi è morto schiacciato. Spero che poi non ne farà di niente. E anche fuori dallo stadio prima e, soprattutto, dopo la partita evitiamo aggressioni ai tifosi bianconeri, vandalismi contro le loro auto, sassaiole ai loro pullman, come ci sono state anche di recente. Ignorare anche in caso di provocazioni. Proviamo a vincerli, indipendentemente da come sarà finita sul campo, di ironia e civiltà. Sono due caratteristiche che contraddistinguono Firenze fin dal Rinascimento. Che è nato, qui non a Torino ne altrove, ma siamo noi fiorentini i primi a doverlo ricordare. Anche allo stadio.

Francesco Matteini

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