Ci sono amici che per necessità di calendario diventano rivali, e nemici storiche che finiscono per diventare alleati. La corsa europea della Fiorentina passa anche da Torino, e specialmente quella per la Champions League. Perché non solo i viola domenica attendono i granata di Ventura al Franchi, ma fra stasera e domenica prossima la Juventus affronterà prima la Lazio, ovvero la più temibile inseguitrice, e poi il Milan terzo in classifica. La città della Mole entra dunque di prepotenza nella storia di questa stagione per i ragazzi di Montella, proprio nel momento cruciale, quando le giornate alla fine del campionato sono solo sei.
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Torino&Torino, il crocevia Champions
La Juve può diventare l’alleata più preziosa nel finale (COMM. e SOND.)
“I nemici dei miei nemici sono miei amici”, dice il detto, che si trova anche parafrasato nella Bibbia. Difficile accostare la parola “amici” alla Juventus, ma per un paio di week end potrebbe convenire “turarsi il naso”, come suggeriva Montanelli, e vedere se Conte dà una mano alla Fiorentina (non ci scomodiamo neanche a parlare di "tifo" per la Vecchia Signora). Più facile sperare nella caduta del Torino, perché davanti ai colori viola tutto diventa relativo, e allora c’è solo da augurarsi che l’amico di una vita si faccia da parte, come successe anche quanto cinque anni fa i gigliati espugnarono proprio il campo dei granata e tolsero il posto Champions al Milan (anche se a dire il vero il Toro quel pomeriggio fu un avversario tutt'altro che remissivo). Quella volta l’uomo decisivo fu un giovane argentino semisconosciuto di nome Osvaldo, questa volta è il connazionale Larrondo a candidarsi per il ruolo di eroe a sorpresa. Per superare il Milan serve anche il passo falso dei rossoneri, ma se tifare per la Juventus non è facile ci si può sempre accontentare di un democristiano pareggio. Anche così la Fiorentina potrebbe ritrovarsi domenica con la squadra di Allegri a portata di mano, ironicamente, proprio grazie agli odiati rivali.
FRANCESCO CIANFANELLI
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