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Toldo: “Vorrei vedere Bati in questa squadra”

“Con la prima vittoria in Coppa Italia abbiamo coronato un ciclo”

Redazione VN

Francesco Toldo, grande ex viola, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Radio Blu dove ha parlato di Fiorentina, e non solo, a 360°:

“Sono sempre una persona che ama scherzare. Tre anni fa Di Biagio mi chiese di fare il preparatore dei portiere dell’U-20 e ora lo seguo con la selezione Under 21. No, non credo che diventerò l’allenatore dei portieri della Nazionale A. I primi due anni dopo il ritiro mi sono dedicato all’Inter Campus, poi ho organizzato una squadra di vecchie glorie dei nerazzurri".

Sulle sue vittorie in Coppa Italia: "A Firenze ho fatto nove anni stupendi. La prima finale di Coppa Italia è stato il coronamento di un ciclo iniziato con i giovani in Serie B. Dopo Ranieri ci sono stati allenatori di passaggio. La vittoria contro il Parma nel 2001 l’ho fortemente voluta, era un anno sofferto con cambi di allenatore e disguidi societari. Dopo la vittoria a Bergamo mi ricordo che c’era un’agitazione totale".

Sulla Fiorentina di oggi: "Montella ha saputo sfruttare al massimo le potenzialità di questa squadra, mi piacerebbe vedere un trascinatore come Batistuta in questa Fiorentina. Per l’argentino mi dispiace che abbia vinto solo un campionato italiano oltre ai successi avuti in riva all’Arno".

Ti sentiresti protetto dall’attuale difesa Viola: “Quando giochiamo a calcio la difesa più forte è sempre quella che hai tu. Non rimpiango Falcone, Carnasciali, Padalino e gli altri".

Sulla finale di Coppa Italia: “Sarà una partita con tanti episodi in cui il Napoli all’inizio avrà timore, in una partita come questa non c’è una squadra più forte e una più debole. Mi dispiace per Cuadrado, ma le bischerate le abbiamo fatte tutte. Vedrò la finale di Tim Cup ed è ovvio che tiferò Fiorentina, come sempre”.

Su Neto e i portieri di oggi? “E’ stato bravo ed è migliorato parecchio. Il suo punto forte è la gestione della palla coi piedi. La tecnica c’è e Montella è stato bravo nel lavorarci su. La scuola italiana dei portiere secondo me rimane ancora la migliore, ma sono cambiati i tempi e le frontiere si sono aperte. Scuffet e Bardi, come tutti i giovani di vent’anni, hanno il diritto di sbagliare. Se ne dovrebbero fregare delle critiche, come degli elogi”.

Il 19 maggio giocherai la partita del cuore: “Ho detto subito di sì, sarà una grande emozioni. I tifosi della Fiorentina risponderanno come sempre".

L’unico portiere che ha fatto gol alla Juventus: “Avevo detto a Cuper prima della partita di non provare a fermarmi se fosse successa una cosa del genere, mi preoccupai solamente di comunicare ad Emre di aspettare a battere il calcio piazzato”.

Su Batistuta? “Ci vogliamo bene anche se la vita ci ha portato da altre parti”.

Il tuo futuro? “Con l’Inter ho un accordo fino a giugno. Thohir è molto all’americana, è uno che vuole conoscere tutti e non si distacca dagli uffici. E’ stato un cambiamento grande e servirà tempo”.

MATTEO ANGIOLINI