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Testa al Catania, vietato distrarsi

L’euforia per il mercato non deve togliere l’attenzione dal campo (COMM)

Redazione VN

Euforia. E’ il sentimento senza dubbio dominante in casa Fiorentina. E non potrebbe essere altrimenti. Nonostante il mercato sia iniziato da poco più di dieci giorni, la premiata ditta Pradè-Macia ha già messo il suo zampino con i colpi Matri dal Milan e Anderson dal Manchester United. Due giocatori che a Firenze avranno la possibilità di riscattarsi anche in vista dei Mondiali brasiliani della prossima estate. Ancora una volta – se mai ce ne fosse bisogno – la società si è dimostrata abile a muoversi in anticipo rispetto alle concorrenti, ma soprattutto brava a parlare con i fatti.

Ora però l’imperativo è tornare ad essere concentrati sul campo. Domenica i gigliati sono attesi dalla sfida di Catania e, alla luce dell’ultima posizione in classifica e dei quattro gol subìti dagli etnei in Coppa Italia contro il Siena, quello del Massimino potrebbe sembra un match agevole per i viola. La piazza è in subbuglio e la squadra sta vivendo un momento di confusione come forse non aveva mai vissuto dalla promozione in Serie A nel 2005. Il ritorno di Rolando Maran al posto dell’esonerato Gigi De Canio lo testimonia. Se la Fiorentina farà la...Fiorentina non ci saranno problemi a conquistare i tre punti. Ma Vincenzo Montella, che conosce bene l’ambiente rossoazzurro, sa di non potersi fidare troppo dei siciliani.

Tutte le partite possono nascondere delle insidie se affrontate senza la giusta cattiveria e tensione agonistica e poi si sa che a volte le formazioni in lotta per la salvezza possono avere scatti di orgoglio impensabili. Non ci dimentichiamo, inoltre, che Catania è da sempre un campo ostico per i viola che non ci vincono dalla stagione 2008-09. Un successo sancirebbe il distacco dal Verona e dall’Inter, indietro di cinque punti e impegnati rispettivamente nelle difficili sfide contro Milan (a San Siro) e Genoa (a Marassi). Vietato sbagliare quindi. Anche perché il treno per la Champions è lontano cinque lunghezze e perdere altro terreno dal Napoli significherebbe dare quasi definitivamente l’addio alla coppa dalle grandi orecchie.

STEFANO NICCOLI