"E' sbarcato nel pomeriggio di Ferragosto a Firenze: è tornato dopo averla voluta più di ogni altra cosa, rifiutando le offerte che il Barcelona aveva ricevuto e, dal canto suo, anche accettato. Ma Tello ha detto no, lui aveva in mente solamente la maglia viola ed alla fine ha vinto, lasciando decadere gli interessamenti inglesi che avrebbero portato nel suo portafogli cifre sicuramente maggiori a quelle percepite alla Fiorentina.
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Tello finalmente a Firenze, tra le ultime pratiche e l’attesa della giusta collocazione in campo
L'esterno spagnolo è sbarcato a Firenze ma la sua avventura deve ancora ufficialmente iniziare: e Sousa dovrà trovargli la giusta collocazione
"Sorridente, carico e soprattutto realizzato, dopo aver lasciato per l'ennesima volta il ritiro della squadra che lo ha cresciuto per provare a consacrarsi: lo scorso anno fu una delle poche note liete del finale di stagione, nonostante il suo apporto non fu devastante come il gennaio precedente con Salah. Le sue prestazioni hanno però diviso l'opinione pubblica ed il cambio nella regia societaria ha influito sul suo tardo ritorno: l'estate di Tello, in ottica Fiorentina, è sicuramente stata da bollino rosso.
"Adesso, prima di vestirsi nuovamente di viola e poter riabbracciare in campo Paulo Sousa, dopo averlo fatto già ieri al centro sportivo prima dell'allenamento, lo spagnolo dovrà probabilmente completare le visite mediche, nonostante le abbia già sostenute con i blaugrana e la sua idoneità sportiva, raggiunta con la Fiorentina lo scorso gennaio, abbia validità di dodici mesi e quindi potenzialmente senza necessità di rinnovo. Domani la squadra si allenerà ancora, l'intenzione è quella di farlo scendere in campo per poterlo aggregare al gruppo che partirà alla volta di Torino per affrontare la Juventus: improbabile che parta da titolare, anche se il posto vacante lasciato da Borja Valero apre di diritto una concorrenza spietata con Rossi, provato spesso unica punta, e Zarate, in grande spolvero in questa preparazione.
"Un altro nodo è legato alla sua posizione in campo: nel Barcelona era una delle ali nel 4-3-3 di Guardiola, ruolo che alla Fiorentina è escluso dagli schemi di Sousa. Molto più realistica l'ipotesi che porta ad un suo impiego come trequartista alle spalle di Kalinic, magari in coppia con Ilicic, un giocatore con il quale si completa a vicenda: inoltre, la sua propensione a saltare l'uomo, ma troppo spesso ad esagerare o ad essere ripetitivo nella giocata, lo aiuta in questo compito, oltre ad aumentare la sua duttilità potendo essere impiegato come esterno di centrocampo, peccando però notevolmente in fase difensiva. Quello che Bernardeschi ha imparato lo scorso. anno, ovvero a rientrare svolgendo entrambe le fasi, sarebbe molto importante per il bagaglio calcistico di Tello, limitato dalla scarsa intensità del suo lavoro arretrato.
"L'obbligo imposto dal Barcelona legato al suo impiego potrebbe avere un doppio effetto: l'esasperazione di un talento mai realmente sbocciato oppure l'esplosione di un giocatore finalmente arrivato alla maturità. Starà a Sousa capire la sua reale posizione in campo e plasmare, così come fu con Bernardeschi, un giocatore che potrà coprire vari ruoli tattici nel corso dell'anno, sopperendo anche alla concorrenza che si è creata nel reparto offensivo.
"Tello è sbarcato, tra poco vestirà di viola nella speranza di vederlo esultare sotto la Fiesole.
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