Tabù da sfatare

Negli ultimi anni l'Olimpico giallorosso è stato un fortino pressoché inespugnabile per la Fiorentina. Qui, infatti, i viola hanno raccolto appena due vittorie negli ultimi venticinque confronti con la Roma, che, tra l'altro, è la bestia nera di Vincenzo Montella. Il tecnico gigliato, infatti, ha conquistato tre pareggi e ben sei sconfitte negli incroci con la propria ex squadra. Se a tutto ciò aggiungiamo che in Coppa Italia la Fiorentina è riuscita a spuntarla appena due volte su dieci partite con i capitolini, ecco allora che la partita di stasera è decisamente proibitiva, quanto meno dal punto di vista statistico.

Sul campo, però, potrebbe essere un'altra storia. La Roma sta attraversando un momento tutt'altro che positivo, soprattutto tra le mura amiche, dove nelle ultime sette partite ha raccolto appena una vittoria. Tra assenze pesanti e un gioco che latita, Garcia da quasi due mesi non riesce più a far rendere al massimo la propria squadra e sta subendo le prime critiche. All'opposto c'è la Fiorentina, che, nonostante le turbolenze dovute al mercato, sul campo riesce a ottenere risultati abbastanza soddisfacenti e la striscia di cinque risultati utili consecutivi tra campionato e coppa Italia ne sono la più chiara dimostrazione.

Montella cercherà il colpo grosso senza due pedine importanti come Aquilani e Gonzalo Rodriguez, entrambi fuori dai convocati per problemi fisici. Ci sarà Mario Gomez, tornato al gol contro Atalanta e Roma appunto, una delle formazioni a cui segnò anche durante la propria avventura nel Bayern (LEGGI). Al suo fianco probabilmente troverà posto Mati Fernandez, qualche metro più indietro ci sarà il connazionale Pizarro: dal loro estro dipenderà molto delle sorti viola. Montella ha perso Cuadrado, ma ha ancora un Joaquin in ottima condizione, che in corso d'opera potrebbe cedere il posto a Rosi, ultimo arrivato in casa viola e ex della sfida. Sul fronte opposto Pasqual scalda i motori, Borja Valero vuole tornare ai suoi livelli, al centro della difesa Savic e Basanta non dovranno far rimpiangere l'infortunato argentino.

STEFANO FANTONI

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