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Stefano Pioli, ritiro in salsa 4-2-3-1: tra schemi e allenamenti particolari

Dal nostro inviato a Moena

Giacomo Brunetti

"Non è una novità, ma la Fiorentina che vedremo solcare il prato del "Franchi" sarà schierata verosimilmente con il 4-2-3-1 pioliano. Uno schema ormai rodato per l'allenatore parmense, plasmato primordialmente in questa prima parte di preparazione. Moena ha funzionato quindi da teatro per la prove tattiche, testate a più riprese sia durante le amichevoli ma anche tramite esercizi ad hoc negli allenamenti.

"Linea a quattro, due centrocampisti, tre uomini sulla trequarti e una punta. Il dogma di Stefano Pioli è stato ben chiaro fin dall'inizio. Ha investito Sportiello dei guantoni più pregiati, sta provando a valorizzare Maxi Olivera e Bruno Gaspar - al netto della concorrenza spietata di Tomovic - sulle corsie difensive, mentre il confermatissimo Astori dovrà spalleggiare, da ciò che è stato tratto fino a ora, il nuovo arrivo Vitor Hugo. Centrocampo e cantiere aperto, due sinonimi al momento: Badelj è - forse - l'unica certezza, accanto a lui regna invece l'ignoto, soprattutto alla luce delle partenze di Borja Valero e Vecino. Sulla trequarti, un solo nome: Federico Chiesa. Tutto il resto è un punto interrogativo ben solido sulla lavagnetta tattica. E davanti - aspettando la cessione di Kalinic e i "botti del Corvo" - Babacar.

"Durante le due settimane dolomitiche lo staff ha potuto lavorare con esercizi specifici che tendono a sviluppare questa tipologia di tattica. Dalle posizioni degli esterni fini agli scorrimenti dei vari ruoli: il portiere inizia l'azione e tramite il possesso palla si deve superare la linea dei centrocampisti avversari e andare in porta. Altrimenti adattarsi ai movimenti degli esterni, tenendo sempre compatta la squadra. Oltre a prove incentrate sui cross dentro l'area di rigore. Stefano Pioli ha iniziato ad applicare le sue regole tattiche, ma la sensazione è che tutto ciò verrà implementato con l'arrivo dei nuovi titolari.

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