1 aprile 1954 a Marsciano nasceva Giancarlo Antognoni, l'Unico Dieci della Fiorentina. Violanews.com ha raccolto una serie di messaggi di auguri da parte di amici e vecchi compagni di Giancarlo per il suo 62° compleanno.
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SPECIALE VN: “Tanti auguri, Capitano” ricordi e messaggi degli ex compagni
Giancarlo Antognoni è il campione di Firenze. Violanews.com ha raccolto una serie di messaggi di auguri e di ricordi di chi lo ha vissuto da vicino...
Giancarlo De Sisti: "Mi auguro che Giancarlo faccia di tutto per mantenersi così come l'ho visto l'ultima volta a Firenze poco tempo fa. E' un ragazzo d'oro che merita tutto il bene del mondo: è un vanto per Firenze, lunedì ci vedremo a Coverciano per una partita amichevole e lo abbraccerò volentieri come sempre. Ogni anno lo chiamo per gli auguri e anche quest'anno rinnoverò la tradizione. Il primo aprile non è il giorno degli scherzi, del pesce d'aprile, ma il giorno in cui è nato il campione di Firenze"
Moreno Roggi: “Abbiamo passato insieme una vita io e Giancarlo, vedendo il calcio in tutte le sue sfaccettature. Abitavamo insieme in quelli che erano i primi tempi in viola, gli anni spensierati che poi hanno portato alla realizzazione. Risiedevamo in via Carnesecchi, mangiavamo insieme da Carlino alla mensa e facevamo gruppo anche con altri ragazzi. Ci siamo sempre trovati bene insieme. Lui più riflessivo ed io più espansivo: ci siamo completati”.
Claudio Merlo: “Giancarlo l'ho visto esordire con me a Verona, ho un ricordo piacevole. Lui giocava davvero guardando le stelle come venne scritto. Fin dalla prima partita si capì che avrebbe fatto strada. A Firenze è il numero uno e per me lo è anche in Italia. Per la città è il più amato di tutti i tempi, gli auguro il meglio e sono convinto che rimarrà sempre disponibile con tutti. Questo è uno dei suoi punti di forza".
Eraldo Pecci: “Tanti auguri ad un grande giocatore e ad un amico. Non voglio perdermi in retorica, dico solo che se si litiga con lui si ha torto".
Ennio Pellegrini: “E' un grande campione e un amico sincero, siamo stati tanto tempo insieme e ci vediamo ancora spesso. Anche 20 giorni fa sono stato a Coverciano e ci siamo salutati volentieri. E' un vincente anche fuori dal campo, soprattutto perchè ha sempre il sorriso sulle labbra. E' una persona splendida e non gli si può volere che bene. Ricordo che mi tolse anche la fascia di capitano ma devo dire che è stato giusto così".
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