Un fiorentino quasi doc da una parte, uno d'adozione dall'altra. Roma-Fiorentina sarà anche Spalletti contro Sousa, due che hanno avuto il destino incrociato rispetto a dove si trovano adesso. Spalletti è tornato da poco nel calcio italiano e sta aiutando la Roma a ritrovare l'autocontrollo che con Rudi Garcia sembrava essere sfuggito. Da sempre porta nel cuore il sogno di allenare la Fiorentina. Ad oggi quel giorno è molto lontano, sia per la solidità di Paulo in viola ma anche per i risultati che sta ottenendo a Roma (6 vittorie nelle ultime 6 partite). Il portoghese da par suo è un quasi ex giallorosso oggi ben radicato nella cultura di Firenze, città dove peraltro Spalletti ha casa. Ma riavvolgiamo il nastro brevemente: nel 1993 Sousa stava per sbarcare a Roma ma il futuro bianconero Moggi, allora dirigente del club della capitale, fece sfumare l'operazione per poi portare Paulo a Torino con lui.
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Spalletti VS Sousa, scienziati della comunicazione dal destino incrociato
Spalletti e Sousa sono i registi del film della corsa al terzo posto. Luciano culla il sogno Fiorentina, Paulo avrebbe potuto giocare nella Roma...
Venerdì sera i due si sfideranno per la prima volta in Serie A entrambi nel ruolo di allenatore. Senza dubbio appartengono alla categoria dei profili più interessanti e apprezzati del panorama calcistico italiano. E non solo. Comunicano in modo diverso ma sanno far arrivare i messaggi ai destinatari senza troppo difficoltà. Luciano lo ha fatto con Totti riuscendo anche a far rientrare il caso mostrandosi sereno e sorridente in sala stampa dopo l'accaduto ribadendo di essere pronto a ripetere quanto fatto. Voto 10. Paulo, abile nell'incartare le domande dei cronisti come le partite agli avversari, non le ha mandate a dire alla dirigenza viola per vedute differenti sulla programmazione in sede di calciomercato.
Fra i due c'è grande stima ed un abbraccio sincero e spontaneo prima della partita è praticamente scontato. Spalletti inoltre ha trovato il modo di esaltare il sistema di difesa viola (maestri della difesa a tre e mezzo, disse) e l'operato del collega, a suo avviso scelto con giudizio in estate dalla famiglia Della Valle. Sono loro i principali registi del film che vedrà Roma e Fiorentina duellare per il terzo posto in classifica. Per i giallorossi, che puntavano allo Scudetto, sarebbe il salvacondotto di una stagione a intermittenza mentre la Fiorentina continua a cullare il sogno. Venerdì lo scontro diretto: mai come questa volta i tre punti passano anche dalla panchina.
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