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Spalletti VS Sousa, scienziati della comunicazione dal destino incrociato

Spalletti e Sousa sono i registi del film della corsa al terzo posto. Luciano culla il sogno Fiorentina, Paulo avrebbe potuto giocare nella Roma...

Stefano Rossi

Un fiorentino quasi doc da una parte, uno d'adozione dall'altra. Roma-Fiorentina sarà anche Spalletti contro Sousa, due che hanno avuto il destino incrociato rispetto a dove si trovano adesso. Spalletti è tornato da poco nel calcio italiano e sta aiutando la Roma a ritrovare l'autocontrollo che con Rudi Garcia sembrava essere sfuggito. Da sempre porta nel cuore il sogno di allenare la Fiorentina. Ad oggi quel giorno è molto lontano, sia per la solidità di Paulo in viola ma anche per i risultati che sta ottenendo a Roma (6 vittorie nelle ultime 6 partite). Il portoghese da par suo è un quasi ex giallorosso oggi ben radicato nella cultura di Firenze, città dove peraltro Spalletti ha casa. Ma riavvolgiamo il nastro brevemente: nel 1993 Sousa stava per sbarcare a Roma ma il futuro bianconero Moggi, allora dirigente del club della capitale, fece sfumare l'operazione per poi portare Paulo a Torino con lui.

Venerdì sera i due si sfideranno per la prima volta in Serie A entrambi nel ruolo di allenatore. Senza dubbio appartengono alla categoria dei profili più interessanti e apprezzati del panorama calcistico italiano. E non solo. Comunicano in modo diverso ma sanno far arrivare i messaggi ai destinatari senza troppo difficoltà. Luciano lo ha fatto con Totti riuscendo anche a far rientrare il caso mostrandosi sereno e sorridente in sala stampa dopo l'accaduto ribadendo di essere pronto a ripetere quanto fatto. Voto 10. Paulo, abile nell'incartare le domande dei cronisti come le partite agli avversari, non le ha mandate a dire alla dirigenza viola per vedute differenti sulla programmazione in sede di calciomercato.

Fra i due c'è grande stima ed un abbraccio sincero e spontaneo prima della partita è praticamente scontato. Spalletti inoltre ha trovato il modo di esaltare il sistema di difesa viola (maestri della difesa a tre e mezzo, disse) e l'operato del collega, a suo avviso scelto con giudizio in estate dalla famiglia Della Valle. Sono loro i principali registi del film che vedrà Roma e Fiorentina duellare per il terzo posto in classifica. Per i giallorossi, che puntavano allo Scudetto, sarebbe il salvacondotto di una stagione a intermittenza mentre la Fiorentina continua a cullare il sogno. Venerdì lo scontro diretto: mai come questa volta i tre punti passano anche dalla panchina.