Sousa vs Spalletti: sfida ad alta tensione

Partiamo da un presupposto: Fiorentina-Roma è una gara di cartello a tutti gli effetti, e lo è a prescindere. A prescindere dalle voci estive su un presunto Borja Valero con la Lupa sul petto, a prescindere dalla datata (e continuamente rievocata) vicenda Salah (LEGGI QUI), a prescindere dalla questione Totti in casa giallorossa e da quella Bernardeschi in casa viola.

Insomma, la gara che andrà in scena alle 20:45 di stasera può permettersi di farsi desiderare già così com'è. Ad arricchirne il significato, però, potrebbe essere una situazione tutt'altro che stabile sulle panchine di entrambe le squadre. Sousa, a dispetto di quanto vuole far credere, non sembra esattamente il manifesto della serenità. Lo si è intuito dalle scelte e dalle dichiarazioni recenti, nonostante nella conferenza stampa di ieri abbia tentato di raffreddare gli animi (in particolare in seguito al caso Bernardeschi, da lui stesso reso pubblico). La squadra è apparsa in lieve difficoltà, manifestando serie carenze dal punto di vista realizzativo, e i risultati sono arrivati a sprazzi poco rassicuranti. Sousa lo sa, così come sa che stasera non potrà giocarsi un altro jolly.

Neppure Spalletti è apparso tranquillo, anzi. Il modo in cui si è conclusa la conferenza stampa di vigilia del tecnico di Certaldo ha lasciato intendere come l'umore a Trigoria non sia propriamente dei migliori, nonostante un'avvio di campionato discretamente positivo (la Roma ha raccolto 7 punti nelle prime 3 giornate di Serie A). L'eliminazione dalla Champions pesa come un macigno sulla coscienza dei giallorossi, che anche in Europa League hanno stentato strappando un solo punto contro i cechi del Viktoria Plzeň.

Una situazione comune per più di qualche tratto, quella di Sousa e Spalletti, che stasera non potranno permettersi passi falsi. Il rischio che la tensione accumulata sino ad ora sfoci in fastidiosi malumori è elevato più che mai.