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Sousa: “Non mi accontento del bel gioco, vogliamo vincere. Salcedo? Nessuna richiesta dalla società”

"Il futuro? Quello che sto vivendo quotidianamente è che nessuno può dà un'indicazione su questo tempo. Io chiedo ai miei giocatori di dare il massimo, per vincere le partite"

Stefano Niccoli

Il tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Genoa:

"Sfruttare questo periodo? E' innegabile che dobbiamo fare sempre il massimo. Non possiamo permetterci di abbassare l'intensità perché così siamo più vulnerabili. Per noi le partite sono tutte finale. Non ci dobbiamo accontentare del bel gioco, vogliamo vincere. Dobbiamo avere fame per vincere. Siamo obbligati ad avere questa mentalità.

Il futuro? Non percepisco un condizionamento nei giocatori, né posso permettermi di esserne condizionato.

Salcedo? No, la società non mi ha mai chiesto di non farlo giocare per vincoli contrattuali. Io prendo le decisioni in base alle mie esigenze, io cerco sempre di vincere sempre tutte le gare.

Genoa e Pescara fondamentali per il prosieguo del campionato? L'importante è la cultura che non è solo interna, ma anche esterna.

Tomovic? E' un professionista straordinario, lavora sempre bene. Dobbiamo essere noi a migliorarlo. Purtroppo i suoi sbagli spesso si rivelano pesanti e questo porta critica e tifosi a sottolinearli forse in maniera esagerata.

De Maio ha giocato meno degli altri, sa che deve essere sempre pronto, è un professionista.

Il Genoa all'inizio della stagione ha giocato bene anche in trasferta. Con questo tipo di squadre a volte abbiamo delle difficoltà. Sono molto aggressivi, sarà una partita delicata per noi, ma se avremo fame, potremo vincere. Mi aspetto questo domani.

Le scelte per la partita col Genoa a Marassi? Il momento è diverso. Abbiamo giocatori diversi a disposizione, domani prenderò delle decisioni differenti da quelle che presi a dicembre. Chiesa? Corre molto, ha voglia di fare bene.

Cosa è cambiato rispetto ad inizio anno? Abbiamo preso alcune decisioni prima della conclusione del mercato estivo, diversi giocatori sono arrivati più tardi rispetto allo scorso anno. Abbiamo lavorato verso un cambio tattico rispetto alla stagione precedente. Quando i giocatori sono entrati in forma, la stagione è cambiata.

Chiesa e Bernardeschi? Hanno ampi margini di miglioramento sul piano tecnico e mentale. Noi lavoriamo su tutto, non mi concentro su un aspetto specifico. Chiesa ha iniziato da poco, dobbiamo educarlo, anche se ha avuto una crescita straordinaria. Deve ancora crescere anche a livello fisico, a livello tecnico si può sempre migliorare. Io parlo sempre di intelligenza tattica, è quella che permette di essere un giocatore diverso dagli altri".