"Dal sogno alla realtà". Questo, in estrema sintesi, il percorso di Sousa alla guida della Fiorentina, per usare concetti espressi dal portoghese in una ormai famosa conferenza stampa. Due stagioni con un cerchio che sta per chiudersi dopo che è successo di tutto, dal primo posto del settembre 2015 alla terribile escalation partita dallo sciagurato girone di ritorno della scorsa annata e proseguito quest'anno in una stagione da ottavo posto. Il Corriere Dello Sport oggi in edicola richiama due episodi che hanno contrassegnato la gestione del tecnico: prima di tutto la decisione di privare Manuel Pasqual - poi ceduto all'Empoli - della fascia da capitano per assegnarla a Gonzalo Rodriguez, fattore che ha rinforzato il legame 'spagnolo' all'interno dello spogliatoio, quindi, nell'aprile 2016, la decisione di escludere Astori dalla partita con l'Udinese dopo le sue parole che invitavano la squadra a prendersi le proprie responsabilità.
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Sousa, dal sogno alla realtà: un’escalation negativa sulla panchina viola
Il Corriere Dello Sport ripercorre questa mattina il percorso di Paulo Sousa da allenatore della Fiorentina
Poi, la stagione corrente, in cui Sousa ha analizzato il suo percorso come un balzo dalla dimensione del sogno a quella della realtà, in cui ha caldeggiato la partenza di Bernardeschi verso un club con obiettivi diversi, con l'epilogo che si concretizzerà questa sera. Tuttavia, l'allenatore venuto dal Basilea ha avuto il merito di lanciare Federico Chiesa, di fare di Kalinic un centravanti maturo e pronto e di aver battuto due volte l'inarrestabile Juventus.
Ora, mentre scorrono i titoli di coda, la Fiorentina è pronta a voltare pagina con il suo nuovo interprete: Pioli è il nome giusto, con la necessità che il tecnico e l'Inter si accordino presto sulla buonuscita. Fra gli altri nomi, ecco spuntare anche quello di Walter Mazzarri, che sta per lasciare il Watford.
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