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Simeone: “Qui sono a casa, siamo una famiglia. Troppi 20 gol? No, credo molto in me”

Così Simeone in sala stampa: "Se prenderò il posto di Griezmann? No no, sto bene qui"

Simone Torricini

A margine della seduta mattutina è la volta della conferenza stampa di Giovanni Simeone. Di seguito il testuale delle sue dichiarazioni, tra Europa, Nazionali e obiettivi.

"Dal primo giorno in cui sono arrivato in Italia fino ad oggi ho sempre avuto la stessa grande emozione, vedo che posso migliorare ogni giorno. Se mi considero un leader? Ci sono tanti giovani qui, alcuni ci sono da poco, loro guardano noi, me, German (Pezzella, ndr), Chiesa, perché siamo quelli che hanno vissuto i momenti belli e anche quelli brutti l'anno scorso. Ci prendono come riferimento. Un attaccante al Mondiale che mi è piaciuto? Manduzkic, per come corre e come lavora per la squadra. Ma un altro è Griezmann, ha lavorato per la squadra, per fare gol ma anche per chi faceva gol, è un giocatore molto completo. Se gli prenderò il posto all'Atlético? No no, sto bene qui (sorride, ndr)".

Sugli obiettivi: "Come squadra abbiamo detto fin dal primo giorno di voler fare un po' in più rispetto a quanto fatto l'anno scorso, in tutte le piccole cose. Quello che posso dire è che siamo una squadra giovane, che può migliorare molto: possiamo fare di più rispetto ad un anno fa. Per quanto riguarda l'obiettivo personale l'importante è continuare a crescere. Se 20 gol complessivi per me sono troppi? No, credo molto in me, posso fare più di quanto ho fatto l'anno scorso. Devo migliorare nella gestione della palla, devo essere più bravo ad attaccare il primo palo, e in generale di essere più attento".

Riguardo il suo futuro: "L'ho detto prima e lo dico ora: sono molto felice qui alla Fiorentina, mi sento a casa, qui abbiamo una famiglia. Poi nel calciomercato non si sa mai cosa può succedere, però io sto bene qui". Sull'Europa: "La giustizia purtroppo nel calcio è un po' così... Noi ci stiamo preparando per affrontare la prima partita, il 26 luglio. Abbiamo la testa lì, all'Europa. L'ansia ce l'abbiamo tutti".

Poi un doppio commento su Cristiano Ronaldo e l'Argentina: "Oggi i tre migliori giocatori sono lui, Messi e Neymar e questo è un bene per il calcio. Farà migliorare il campionato. La Nazionale? Spero che possa arrivare una chiamata, al Mondiale forse siamo è mancata organizzazione".

"Leggo che possono arrivare dei giocatori, ma dobbiamo avere pazienza, sappiamo bene quello che abbiamo qui. Lavoriamo per giocare tra di noi, tra chi è qui in ritiro. La profondità in campo? Il Mister ce lo dice sempre, dobbiamo cominciare a farlo di più. Vlahovic? È un giocatore molto forte, ha margini di miglioramento enormi, anche se già adesso lo vedo pronto. Vuole migliorare, vuole crescere, è un ragazzo molto in gamba e penso che arriverà molto lontano".

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