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VERONA, ITALY - DECEMBER 22: Vincenzo Italiano Head coach of ACF Fiorentina looks on during the Serie A match between Hellas Verona and ACF Fiorentina at Stadio Marcantonio Bentegodi on December 22, 2021 in Verona, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/Getty Images)
Imbarazzante. Fatichiamo a trovare un aggettivo diverso per definire il momento del calcio italiano in relazione alla quarta ondata Covid. Gli stessi problemi, gli stessi equivoci: un anno e mezzo dopo sembra che nulla sia cambiato nel caos totale che "governa" la difficile convivenza tra la pandemia ed il mondo del pallone. Un mondo saturo d'interessi, di soldi, ma allo stesso tempo incapace di trovare la via della coerenza. Anzi, dell'auto tutela, dell'auto sopravvivenza. Requisito minimo per nutrire perlomeno la speranza di sopravvivere. L'ennesima conferma di questa incapacità è arrivata nelle ultime, frenetiche ore. Si poteva fare qualcosa di più a livello organizzativo, soprattutto alla luce dell'esperienza passata? Probabilmente sì? Un epilogo annunciato, considerate le premesse confusionarie. Su cosa fare con il 20° turno di Serie A in programma domani resta un grande punto interrogativo che al momento trova più interpretazioni che risposte certe.
Per l'Asl di Verona e Napoli nessun problema, via libera ad Hellas e azzurri. Quella di Udine ferma i bianconeri fino al 9 gennaio, mentre a Torino per Juric&co. scatterà una quarantena obbligatoria di cinque giorni. Il tutto, mentre il numero dei tesserati positivi resta alto di squadra in squadra. In un quadro del genere, appare evidente quanto sia difficile riuscire a capire quali siano le discriminanti alla base di decisioni prese a livello locale. Senza un protocollo solido e inequivocabile e senza un qualsiasi tipo di coordinamento a livello nazionale. La Fiorentina si ritrova così con la scomoda prospettiva di saltare sia la gara di domani che quella in programma domenica prossima contro il Torino. In teoria niente di scandaloso, vista la situazione a livello sanitario. Ma in virtù di quale regola comune? Beato chi ci capisce qualcosa...
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