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Se la Fiorentina perde il sorriso

Una stagione condizionata da infortuni, decisioni arbitrali ma non solo

Redazione VN

Con la sconfitta di ieri sera contro il Milan, la Fiorentina ha dato l'addio definitivo (o quasi) alle speranze di Champions. Una battuta d'arresto pesante: perché rimediata al Franchi, senza mai creare pericoli alla porta avversaria e soccombendo sotto i colpi di un Milan rigenerato. E poi, soprattutto, una sconfitta che fa doppiamente male: sia perché arrivata dopo una vittoria pesante sul campo del Napoli (che aveva restituito speranze all'ambiente viola), sia perché la formazione ieri sera è apparsa davvero scarica dal punto di vista mentale e del gioco. E ad otto giornate dal termine del campionato questo dev'essere un campanello d'allarme sul quale riflettere. Perché se il terzo posto sta sfumando, i viola dovranno comunque difendere il quarto e, soprattutto, arrivare rigenerati e più che motivati alla sfida del 3 Maggio contro il Napoli nella finale di coppa Italia. Questione di motivazioni, certo. E di infortuni: se perdi prima Gomez, poi Rossi, poi nuovamente Gomez qualcosa davvero ti gira storto. Se poi ci aggiungi gli infortuni a tempo di Pizarro, un Borja Valero sottotono ed un Gonzalo in flessione, allora capisci che è proprio una stagione amara.

Il k.o. interno contro la Juventus ha demoralizzato un gruppo già colpito dagli infortuni e da alcune decisioni arbitrali che, comunque, hanno innervosito i Montella boys. E poi questa squadra ha perso il fattore principale, quello che animava il pubblico di Firenze e non solo: il divertimento di giocare e di far emozionare gli spettatori e gli amanti di questo sport. Poca lucidità, troppo nervosismo. Molta stanchezza e tanta voglia di arrivare carichi per la finale di coppa Italia. Che adesso rimane l'obiettivo principale per dare una svolta ad una stagione, comunque, dalla quale ripartire per programmare il mercato estivo ed il prossimo campionato. Con i viola ancora in Europa League, un gruppo rinforzato e, chissà, il primo trofeo della gestione Della Valle in bacheca. Dunque, polemiche a parte: tutti uniti con la squadra e con la società. Per ripartire il prima possibile. E ritrovare quell'entusiasmo di emozionare e divertire che ha sempre caratterizzato la formazione di Vincenzo Montella.

MATTEO DOVELLINI

twitter @MatteoDovellini