Il "direttore" Mario Sconcerti, ospite de Il pentasport di Radio Bruno, ha espresso pareri a tutto tondo sulla galassia Fiorentina:
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Sconcerti: “Vlahovic: il problema è…di testa. Montella è nervoso, e su Spalletti…”
Il giornalista sportivo ed ex dirigente viola è intervenuto nel corso del filo diretto con David Guetta, ai microfoni del Pentasport
Benassi è un giocatore importante, l'anno scorso il giocatore più prolifico della Fiorentina. Con Montella è stato chiaro fin da subito che non lo vedeva; è una mezz'ala che si inserisce, in questo momento lo preferirei a Badelj, con Pulgar regista. Abbiamo bisogno di gente che entri dentro l'area, aggredendola, che non può essere il solo Castrovilli.
A Vlahovic sta succedendo una cosa molto naturale: è abituato a segnare caterve di gol, essere da molti anni il migliore. In serie A tocchi meno palloni, diventi "triste". È un giocatore che sa calciare, incrociare. In questo momento il suo limite lo vedo nel colpo di testa, non la prende mai, nonostante la stazza. Deve imparare il terzo tempo, non fa passi per saltare.
Il cambio di Sottil non fa una piega: lo togli per limitare i danni dell'essere in 10, devi capire che deve rispetto ai compagni e soprattutto a chi deve entrare.
Montella non mi sembra tranquillo, quando fai una dichiarazione come quella di sabato scorso mi è sembrato nervoso e che cercasse di giustificare una sconfitta in casa contro il Lecce, dicendo che non aveva nulla da recriminare.
Per Spalletti il problema non è la sua fiorentinità, non è quello il limite, ma il fatto che ha ancora un anno e mezzo di contratto, cioè 6mln e mezzo, a cui non vuole rinunciare per il trattamento ricevuto dall'Inter. È un allenatore con grande personalità, ha tante idee, ma il rischio con lui è quello di litigare molto.
Commisso lo vedo come un grande presidente. È venuto per guardare, analizzerà il tutto e poi prenderà le sue decisioni. Un dato sulla MLS: a fine stagione vengono cambiati il 60% degli allenatori mentre nel corso della stagione solamente due. Prima di cambiare la nave bisogna aspettare che rientri in porto. La mentalità nel mondo del calcio è completamente diversa, Commisso se ne sta accorgendo.
Gli acquisti di Pradè? Lirola è un terzino migliore di quanto fatto vedere fin qui. È un giocatore che risente dei mugugni: ha bisogno di fiducia. Pedro è un discorso diverso perché lo hai potuto prendere "grazie" all'infortunio, altrimenti sarebbe costato 30 milioni. Va aspettato, per vedere il suo reale valore e per giudicare se è stata una buona operazione.
Il settore giovanile? È ancora presto, ma la Primavera sta avendo delle difficoltà evidenti, mi sembra in una situazione molto disastrata. Rispetto alla gestione Corvino sono cambiati i costi di gestione, con una mentalità ed un approccio al mondo del calcio giovanile diverso: più attento alla crescita dei ragazzi che al risultato immediato.
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