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Scacco Mat(t)os

La stoffa c’è, così come la fiducia di mister Montella: ora sta a lui

Redazione VN

Potrebbe toccare di nuovo a lui, a quel giovane brasiliano definito "atipico" dagli addetti ai lavori ma capace di sorprendere tutti nella prima parte di questa sfortunata stagione viola. Ryder Matos (ribadiamolo per i più distratti: si pronuncia 'Rider' e non 'Raider') si candida ufficialmente ad una maglia da titolare nella gara di domani contro l'Udinese.

E non potrebbe essere altrimenti, verrebbe da dire, dopo le ultime opache prestazioni di Alessandro Matri. Basta una sola statistica per rendere l'idea del momento 'no' dell'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano: in una virtuale classifica stilata da Goal.com e basata sui dati forniti da Opta, Matri si piazza al terzo posto tra i 'divoratori' di occasioni da rete della Serie A con 12 tentativi falliti sotto porta con le maglie di Milan e Fiorentina. Meglio (peggio) di lui solo Gervinho (15) e Di Natale (13).

Impossibile, dunque, non pensare a Matos. Anche se Montella in passato ha dichiarato a più riprese di non volergli addossare troppe responsabilità, il ragazzo cresciuto nelle giovanili viola la stoffa ce l'ha, in molti se ne saranno accorti soprattutto nelle apparizioni di questa stagione in Europa League. Ma oltre a questo, tra le sue virtù può far conto soprattutto sull'umiltà. L'umiltà di ascoltare ed apprendere dai campioni-compagni di reparto ancora avanti a lui anni luce per classe ed esperienza. Un nome fra tutti: Pepito Rossi. E scusate se è poco.

C'è chi gli rimprovera qualche passaggio a vuoto negli ultimi tempi, ma d'altra parte per un ragazzo di 20 anni un po' di discontinuità ci può stare, così come qualche innocente peccato di pigrizia rimproveratogli in passato dal tecnico viola. La sua fiducia nei confronti di quel ragazzo di Bahia resta comunque alta, tanto da averlo definito già "pronto sia fisicamente che mentalmente", un bell'attestato di stima insomma. E' lui in questo momento l'alternativa più credibile dell'attacco viola, Montella ci conta.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani