Una Fiorentina che zampilla di promesse. Con tutta la voglia di vederle espresse e mantenute, possibilmente in maglia viola. Negli ultimi anni era successo raramente, forse mai, di avere in casa un gruppo così nutrito di talenti sulla soglia dei 20 anni (o poco oltre). Almeno sei quelli che hanno le potenzialità per diventare giocatori di medio-alto livello in Serie A e, quindi, diventare protagonisti principali con la maglia della Fiorentina. Babacar e Bernardeschi sono i nomi sulla bocca di tutti dopo quello di cui sono stati capaci di fare nel campionato cadetto (un campionato da record, specie quello del senegalese) tanto che a loro si sta interessando mezza Serie A. Ma il club viola ha già detto no a molti, Udinese in primis, perchè all'uovo oggi - incassare o risparmiare 5-6 milioni - preferisce la gallina domani, sperando che sia quella dalle uova d'oro.
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Baba, Berna, Rebic & co: ne rimarrà soltanto uno…
Babacar-Bernardeschi e molti altri, ma ci sarà posto per pochi
A loro va aggiunto quell'Ante Rebic che dopo una stagione travagliata, complici tanti guai fisici, si sta mettendo in mostra al Mondiale attirando su di sè tanti sguardi anche da Germania e Inghilterra (LEGGI). Coetaneo del croato è Matos che invece di spazio ha saputo già ritagliarsene, a sorpresa, con Montella e che adesso ha bisogno - forse - di una stagione da titolare per compiere la definitiva maturazione. Discorso simile può essere fatto per Wolski e Piccini, entrambi classe '92, che hanno fatto intravedere qualcosa di interessante ma non abbastanza da immaginarli ancora risorse per una Serie A ed un'Europa League da vertici a cui aspira la Fiorentina. E poi c'è Camporese, uno che il "salto" l'aveva già fatto due anni fa, salvo poi ricominciare tutto da capo dopo una serie lunghissima di infortuni, da cui è uscito solo negli ultimi, esaltanti, mesi culminati con la promozione del 'suo' Cesena.
Molti di questi, come ha fatto intendere la stessa Fiorentina, saranno a Moena dal 9 luglio prossimo per iniziare la preparazione con Rossi, Gomez e company. Ma dopo quei 10 giorni in Val di Fassa solo pochi di loro, forse solo 1 (Bernardeschi?), rimarranno aggregati a tutti gli effetti nella rosa viola. Quelli che Montella riterrà "pronti" per giocarsela più o meno alla pari con gli altri componenti della squadra, per essere utili ad una Fiorentina che punta molto in alto. Tenere qualcuno solo per fare la comparsa non avrebbe senso e allora per gli altri ci sarà il via libera ad un altro prestito (stessa sorte che toccherà anche ai vari Salifu, Bakic, Bittante e qualche ex Primavera) per poi tornare alla base nella stagione successiva. Per restarci, oppure per fruttare soldi freschi da reinvestire sul mercato. In ogni caso, un patrimonio preziosissimo per il futuro.
SIMONE BARGELLINI
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