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Sapore di mare

La Fiorentina parte per la Sardegna con tanti desideri e molte incertezze: l'aria di mare schiarirà le idee ai viola?

Giacomo Brunetti

"Un viaggio oltremare, dal "continente", come lo chiamano loro, fino alla città del Sole: da Firenze a Cagliari, nello zaino un pò di speranze e poche certezze, quelle che ultimamente stanno venendo meno ad una Fiorentina che è tornata dalla Repubblica Ceca con un'iniezione di fiducia che dovrà servire per ricomporre la trama del gioco viola. Sarà la partita della verità, contro una squadra che ha fatto del Sant'Elia un fortino: ci sarà quasi il tutto esaurito, in uno stadio che sta diventando il punto di forza dei sardi, dove è difficile imporsi visto anche il ritmo molto alto che la squadra di Rastelli riesce a produrre in ogni gara.

"Non è l'avversario migliore per la Fiorentina, soprattutto per cercare la medicina adatta al superamento di un momento negativo in termini di risultati: se in Europa Sousa sorride, in Italia il quattordicesimo posto genera malumori e delusioni, figlie di un mercato senza grandi nomi ed acutizzatesi dopo questo inizio di stagione al di sotto delle aspettative, soprattutto guardando ad un anno fa, quando i viola meravigliavano facendo sognare l'ambiente.

""L'aria di mare fa bene alla salute", ci hanno ripetuto tante volte: chissà se questa trasferta gioverà al morale ed alle prestazioni della formazione di Sousa, ormai entrata in un vortice di moduli e critiche. I dirigenti hanno rinnovato la fiducia all'allenatore portoghese ma l'insoddisfazione inizia a farsi sentire: Corvino e Cognigni sono certi che questa squadra si rialzerà poggiando le proprie gambe sullo zoccolo duro viola, composto da coloro che in questi anni hanno fatto volare la Fiorentina dall'arrivo di Montella. Un gruppo storico, forse giunto alla fine di un ciclo ma che dimostra a tratti di avere ancora molto da dare.

"Sousa le sta provando tutte, dalle due punte alla difesa modellata in base all'avversario, fino ad un centrocampo camaleontico, capace di cambiare forma e colore anche più volte durante una gara, ma quello che manca è forse proprio ciò che diventa la forza del Cagliari: il ritmo, alimentato dall'entusiasmo che ruota attorno ai rossoblu ed al loro progetto ambizioso, quello che a Firenze si pensa sia venuto meno. L'esperienza dei sardi, al ritorno in Serie A ma pieni di giocatori che la categoria la conoscono bene, non può far dormire sonni tranquilli in nessun momento della gara: serviranno le gambe ma anche la testa, quella da ritrovare respirando, chissà, un pò di "sapore di mare".

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