Saponara, da pupillo di Sousa a impiegato part-time: mai in campo 90′

Da sogno proibito a titolare part-time a volte il passo può essere breve. Figuriamoci nei giorni in cui voucher e precariato regnano sovrani. Lo sta capendo anche Riccardo Saponara, fantasista viola del presente ma soprattutto del futuro. Un po' a sorpresa ieri contro il Bologna è rimasto a guardare, almeno fino al 70'. Eppure non si tratta di una scelta dettata da guai fisici. Oggi Riccardo infatti sta bene, grazie anche al lavoro che ha deciso autonomamente di svolgere quando, durante la prima settimana di sosta per le nazionali, Sousa aveva concesso ben quattro giorni di riposo.

Saponara fin qui ha messo insieme 233 minuti su 540 giocando sei partite con la maglia della Fiorentina. Ha condito le sue prestazioni con un gol contro il Torino e con un assist illuminante per Kalinic contro il Crotone. Ma il dato più interessante è quello che segue: fino ad oggi non ha mai disputato 90 minuti in una partita. Una tesi che si estende anche, se non peggio, all'Europa League: Riccardo rimase in panchina nella sfida in Germania mentre fu spettatore dalla tribuna alla debacle del Franchi. E proprio a quelle sfide si deve ricondurre la genesi dei guai fisici di Bernardeschi che strada facendo ha dovuto saltare ben tre partite per guai fisici. Nemmeno questa pesante defezione ha giocato in favore del numero 21.

La stagione viola, benché i protagonisti stiano dignitosamente provando a non mollare, non offre affascinanti obiettivi all'orizzonte. L'Europa continua ad essere lontana nonostante le tre vittorie consecutive e lo scarso impiego di uno dei più talentuosi elementi della rosa solleva più di qualche interrogativo. Curiosità: nel gennaio 2016 Sousa avrebbe gradito proprio l'ex Empoli come rinforzo poiché era rimasto favorevolmente impressionato dalle sue prestazioni. Com'è andata è noto a tutti e Saponara è arrivato con un anno di ritardo. Ad oggi però il tecnico non sembra aver gradito poi così tanto.