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Rossi: ”Finora ho inciso poco sulla squadra”

“Non dobbiamo giocare con paura” (COMMENTA)

Redazione VN

Vigilia di Milan-Fiorentina, nella sala stampa "Manuela Righini" ecco il mister viola Delio Rossi che presenta così la sfida di San Siro: “Andiamo a giocare in casa della prima in classifica, è una squadra più forte della nostra, ma non vado a Milano e non vado a giocarmi la partita? Le armi della Fiorentina sono quelle che a volte abbiamo messo in campo, all’andata abbiamo pareggiato. La squadra conosce la situazione, mi sembra di aver parlato in modo chiaro. In questo momento meno parliamo, meglio è. Dobbiamo dimostrare in campo che vogliamo uscire da questa situazione.

Il primo che si mette in discussione è il sottoscritto, non parto mai dal presupposto che il giusto sia da una parte, lo sbagliato dall’altra parte. Finora ho inciso poco, me ne rendo conto. Negli ultimi anni sono sempre riuscito a incidere, con la Fiorentina la realtà è questa.

Per me è sempre un onore parlare con il commissario tecnico dell’Italia, conosco Prandelli, abbiamo parlato qualche volte, è venuta con umiltà a chiedere la disponibilità per uno stage: sono abituato a rispettare le gerarchie, non ho niente in contrario. Abbiamo parlato di Firenze, lui conosce bene questa città. La Fiorentina non ha niente da perdere a Milano? Indipendentemente dalla classifica, il Milan è sempre più forte di noi, per vincere a Milano si devono verificare certe componenti.

Cassano e Pato? Cassano lo conosco, umanamente ha attraversato un brutto periodo, ha rischiato la vita: averlo riportato al calcio giocato è una bella notizia, sul discorso di Pato non ho elementi per giudicare.

Oggi il presidente si è visto con una rappresentanza della tifoseria, avevo chiesto un incontro dopo la gara  con il Chievo, poi però è saltato. È legittimo, il mio pensiero lo sanno.

Non ho mai dato la responsabilità a nessuno dei problemi della Fiorentina, quando le cose non vanno bene non mi piace dare la colpa agli altri. Non ho mai detto che andiamo male per colpa dei tifosi o dei giornalisti.

Se ci troviamo in questa situazione, qualcosa è stato sbagliato. I Della Valle? L’ho detto diverso tempo fa, non ho la sensazione di un distacco della proprietà, in campo però andiamo noi, il presidente può fare poco. La mia impressione di Andrea Della Valle? Ha visto il meglio, si erano abituati ad una bella situazione, per me è una persona molto rammaricata del momento ma non è un uomo che si è arreso davanti alla realtà. Lui è molto dispiaciuto in questo momento.

La paura? Non per una partita di calcio, se però entri in campo con il timore, perdi di sicuro. Tutto ruota intorno al calcio, se perdo la domenica mi arrabbio, sono fatto così: però poi ti rendi conto che è una partita, i drammi sono altri. La squadra è giustamente preoccupata della situazione.

La lotta scudetto? Non me ne frega niente, dico la verità…

Ljajic? Il ragazzo ha delle qualità, ma le estrinseca ogni tanto, gli manca la continuità e un pizzico di narcisismo. In questo momento non abbiamo molto tempo, è questo il problema.

Cosa deve fare la Fiorentina per salvarsi? Deve essere concreta, giocare pensando che l’obiettivo è questo.

NICCOLO' GRAMIGNI