Genoa-Fiorentina avrà uno spettatore speciale in Spagna: Facundo Roncaglia. Il difensore argentino che ha indossato entrambe le maglie ha raccontato in esclusiva a Violanews.com come procede il suo ambientamento col Celta Vigo e della partita di domenica.
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Roncaglia a VN: “Genoa-Fiorentina, ho il cuore a metà. La guarderò con Pepito. A Firenze solo bei ricordi”
"Non me la perderò, la seguirò in tv. Se vuole, anche Pepito può guardarla con me! Per la Fiorentina non sarà una partita facile..."
Facundo, come procede la tua nuova vita sportiva al Celta Vigo?
"Sto bene, sono felice di avere iniziato una nuova esperienza. Mi sto ambientando in un paese dove ero già stato qualche anno fa. Mi sento pronto".
Ti ha raggiunto anche Giuseppe Rossi, c'è una piccola colonia di ex viola al Celta.
"Sì, è vero (sorride ndr). E' bello avere in squadra una persona che già conosci, ti facilita tutto. L'ho trovato molto sereno e pronto ad iniziare questa nuova avventura. Abbiamo un ottimo rapporto, durante gli allenamenti cerchiamo di svolgere esercizi insieme e ci vediamo anche nei momenti liberi".
Domenica c'è Genoa-Fiorentina, le tue squadra in Italia...
"Non me la perderò, la seguirò in tv. Se vuole, anche Pepito può guardarla con me! Per la Fiorentina non sarà una partita facile, Marassi è uno stadio molto particolare con il pubblico caloroso che è a ridosso del campo. Servirà grande carattere. Ho seguito entrambe le squadre nelle prime partite, devo dire che hanno voglia e la giusta condizione di fare bene fin da subito. Sono a caccia di punta, domenica ci divertiremo".
Si dice che piacevi molto a Paulo Sousa, che rapporto avevate?
"Mi son trovato subito bene con lui, mi ha dato fiducia quando sono tornato a Firenze e grazie a lui ho trovato continuità. Ho sempre dato tutto in campo, cercando di fare il meglio possibile per me, per la squadra e per i tifosi".
A Firenze hai raggiunto la Nazionale, cosa che invece non è toccata al tuo amico Gonzalo...
"Sono molto felice di aver raggiunto questo obiettivo, rientrare nei 23-25 della Nazionale argentina non è facile perché c'è molta concorrenza. Molti miei colleghi sono davvero bravi quindi sono fiero di essere nel gruppo. Gonzalo è forte, gioca sempre e fornisce ottime prestazione ma come dicevo ci sono tanti altri "rivali". E poi al di là di tutto bisogna vedere se le caratteristiche piacciono all'allenatore".
Genova e Firenze. E' qui che hai vissuto in Italia. Che ricordi porti con te?
"A Genova ho fatto una bella esperienza, abbiamo chiuso la stagione al sesto posto ed in squadra c'erano giocatori di livello assoluto come Perotti, Pavoletti e Iago Falque. A Firenze sono stato più tempo, i tifosi mi hanno sempre dimostrato affetto. Li incontravo spesso a giro per il centro e mi caricavano, mi dicevano che bisognava vincere sempre. Anche nello spogliatoio sono stato bene, eravamo una famiglia. Molti, come me, parlano lo spagnolo e questo sicuramente mi ha facilitato.
Noi argentini in queste due città ci troviamo bene, abbiamo carattere e giochiamo un calcio simile al vostro anche se nel complesso il nostro ha un po' meno qualità".
Per chi farai il tifo domenica?
"(Sorride ndr) No, non posso tifare per una sola squadra. Ho il cuore diviso a metà, spero solo che sia una bella partita. Intanto approfitto di questa chiacchierata per mandare un abbraccio a tutti i tifosi che mi hanno seguito, sia a Genova che a Firenze ho ricevuto tanto affetto in campo e fuori".
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