Corvino lo ripete dall'inizio del suo secondo mandato: affiancare giovani di potenziale ai punti fermi. E il direttore generale viola sta seguendo questa linea in tutti i reparti. Inclusa la trequarti, che nella testa di Sousa dovrebbe prevedere sicuramente due esterni e forse anche un trequartista, a sostegno di un unico attaccante.
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Rivoluzione verde sulla trequarti
Corvino lo ripete dall'inizio del suo secondo mandato: affiancare giovani di potenziale ai punti fermi. E il direttore generale viola sta seguendo questa linea in tutti i reparti, trequarti inclusa
Il punto fermo è Bernardeschi, che si unirà alla squadra a fine mese dopo l'esperienza agli Europei. La sua duttilità tattica è qualità da non sottovalutare, e già l'anno scorso si è misurato in più ruoli, anche inediti. Poi ci sono Ilicic e Zarate, sicuri ma non sicurissimi di restare. Il mercato potrebbe portarli altrove, ma intanto sono due pedine più che utili nello scacchiere di Sousa, che li usa sulla fascia a piede invertito per sfruttarne le doti balistiche.
E poi c'è la linea verde, di cui sicuramente fa parte Chiesa, ufficialmente promosso dal tecnico portoghese e uno dei più positivi, e applauditi, di questa prima parte di ritiro. In arrivo c'è l'argentino Toledo, un altro peperino tutto da scoprire: lui s'ispira a Di Maria e la corsa mancina sembra la più congeniale per liberarne il talento. Infine Hagi, promosso tecnicamente da Sousa, ma ancora da costruire dal punto di vista fisico, e Baez, destinato però a giocarsi ancora una volta le proprie chance altrove.
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