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Rogg ci ha messo la faccia. Ma è solo il primo passo

L’editoriale di Alessandro Rialti per Violanews.com

Redazione VN

Di Alessandro Rialti

Comunque è stata un’iniezione di chiarezza. Mentre ancora tutti aspettano Andrea Della Valle e la sua verità (il presidente non-esecutivo è atteso fra venerdì e sabato), mentre Daniele Pradè è irrintracciabile sicuramente più di quanto in realtà non fosse Montella nei giorni di fiele viola, stavolta ha parlato Andrea Rogg. Sia chiaro, il direttore generale della Fiorentina è bravissimo nel dribbling della parola ma davanti ai diversi casi che sono apparsi sull’orizzonte viola le sue parole dette a Moena a qualcosa sono servite.

Elenchiamo quelli che valutiamo comunque come segnali di chiarezza. 1) Caso Salah. L’egiziano oramai fa parte del passato viola. Attraverso il suo addio senza ricorrere a carte bollate, ovvero per le vie diplomatiche, la Fiorentina intende ottenere queste due garanzie, quelle che Bip-bip non resti in Italia, magari all’Inter, e che il club inglese offra ai Della Valle un’indennizzo economico (magari 3 milioni) o tecnico, un ragazzo del settore giovanile di Mourinho. 2) Il caso giovani talenti viola che parevano già pronti a volare via. Restano invece tutti, Babacar ha firmato fino al 2019 e Bernardeschi lo farà nei prossimi giorni. 3) Il caso Gomez. Rogg ha confermato che esisterebbero offerte turche e tedesche ed ha ammesso che i 10 milioni lordi anni del suo ingaggio rappresentano un’incudine legata al collo del bilancio viola. Quindi? Quindi se arriverà l’offerta giusta addio a Mario. 4) A precisa domanda Rogg ha risposto: no sui due temi più caldi. Ovvero i Della Valle stanno pensando di cedere la Fiorentina o comunque a un ridimensionamento economico?

Certo sono solo parole, ma almeno qualcuno ha risposto. Non siano però ancora tranquilli e meno ancora certi che si possa scommettere su un rilancio della Fiorentina, ma almeno non siamo come qualche giorno fa, alla disperata ricerca di qualcuno in casa viola che ci mettesse la faccia. Dopo Sousa e la sua voglia di aprirsi alla città qualcosa dunque si è mosso. Anche se, oltre a Sepe, adesso aspettiamo che sul mercato qualcosa si muova per davvero. Nei fatti e non a parole.