A caccia di un'impresa ai limiti dell'impossibile. La Fiorentina sfida la statistica per provare a ribaltare il 3-0 dell'andata col Siviglia. Un sogno che viaggia su due binari paralleli: il primo è quello difensivo (LEGGI), il secondo chiama in causa l'attacco. Servono, come minimo, 3 gol per guadagnarsi almeno i supplementari e in teoria la missione non è così utopistica. In questa stagione la squadra di Montella ci è già riuscita 13 volte tra campionato e coppe, segnando 3 reti in 10 occasioni, e ben 4 nelle restanti 3 gare. Il problema è che soltanto in meno della metà dei casi (6) la Fiorentina ha contemporaneamente mantenuto la propria porta inviolata, comprese le facili vittorie con Dinamo Minsk e Guingamp nella fase a gironi. Conseguendo un risultato come quello che servirebbe domani sera.
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Regola numero due: buttarla dentro
I sogni di rimonta passano dalla capacità di essere cinici sotto porta. Cosa riuscita raramente alla Fiorentina…
Insomma serve una serata perfetta, ma questo è scontato quando riparti da un risultato così pesante come quello del Pizjuan. E il bello del calcio è che talvolta accadono cose strane, tipo che una squadra rimonti 3 gol in 45' in una finale di Champions oppure che un'altra con la maglia viola ne rifili 4 ad una bianconera in meno di 20'. Per poterci credere davvero, però, servirà una Fiorentina diversa da quella a cui, troppo spesso, ci siamo abituati: una squadra che spreca palle gol su palle gol, che deve creare 6-7 occasioni nitide per segnare una rete. Lo si è visto anche all'andata, quando Mati e compagni avrebbero potuto segnare almeno 2-3 reti e sono rimasti invece a bocca asciutta. Giovedì sera ci vorrà quel cinismo che spesso è mancato. Bisognerà recuperarlo con gli interessi, per poter alimentare davvero una speranza. Salah, Ilicic, Joaquin, Gomez: tocca soprattutto a voi.
SIMONE BARGELLINI
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