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Rebic e un ruolo da rivedere

Non solo centravanti: il croato sa agire bene anche partendo da sinistra…

Redazione VN

Ante Rebic non sembra proprio essere un centravanti. Se c'erano dubbi in merito, la nazionale croata sembra aver chiarito la questione anche per coloro che lo vedevano come attaccante di riferimento, punta avvicinabile per caratteristiche a Mario Gomez. Al Mondiale brasiliano il classe '93 si è messo in luce con due ottimi spezzoni di partita, subentrando dalla panchina, per occupare una posizione in campo mai ricoperta con la maglia della Fiorentina, quella di esterno offensivo alto. Imprevedibilità e grinta che spesso latitavano nelle poche occasioni che gli sono state concesse in maglia viola da Vincenzo Montella in questa stagione, vuoi un po' per qualche infortunio di troppo, vuoi un po' per alcune decisioni non proprio oculate da parte del giovane croato. Il buon momento del Viola nasce nella partita pre-Mondiale giocata con l'U21 del suo paese, quando è riuscito ad andare in rete giocando da ala sinistra nel 4-2-3-1. Gol che sicuramente gli ha permesso di battere la concorrenza di Duje Cop, attaccante della Dinamo Zagreb che era in lizza per un posto nella rosa dei 23 della Croazia.

Il CT Niko Kovac in Brasile ha dimostrato di credere nel giocatore dandogli spazio in entrambe le partite giocate dai Vatreni, compresa quella inaugurale contro i Verdeoro padroni di casa. Il ragazzo ha ripagato la fiducia dell'allenatore con due prestazioni convincenti che dovranno portare per forza di cose Montella a provarlo come esterno anche nel ritiro dei Gigliati a Moena, con la speranza che la Fiorentina abbia trovato un'ala sinistra valida.

MATTEO ANGIOLINI