Una doppietta da favola che fa aumentare ancor di più il rammarico per la finale di Coppa Italia, match a cui non parteciperà perché squalificato. C'è soprattutto la firma di Cuadrado sulla vittoria della Fiorentina a Bologna. Tre punti ottenuti con una facilità quasi sorprendente, visto che gli emiliani sono stati in partita solo per una decina di minuti nel primo tempo. Se qualcuno pensava che i viola avessero la testa già proiettata al Napoli, si è sbagliato di grosso. Montella voleva delle risposte dopo il ko con la Roma. Le ha avute.
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Il rammarico crescente
Cuadrado fantastico anche a Bologna, assenza pesantissima per la finale
Il match del Dall'Ara ha decretato quanto mancherà Cuadrado all'Olimpico. Contro la formazione di Davide Ballardini, il colombiano ha firmato due gol fantastici. Il primo con un movimento alla Pippo Inzaghi su un cross dalla destra di Joaquin. Il secondo con un tiro da lontano, diventato ormai suo marchio di fabbrica. Un gesto di rara bellezza accolto dagli applausi dei tifosi rossoblù. Nelle ultime quattro gare, solo con la Roma è rimasto a secco. In campionato sono nove le reti realizzate e mancano ancora tre giornate alla "bandiera a scacchi". Mica male. La sua sarà un'assenza pesantissima sabato prossimo. Sì, perché il numero undici viola è il classico giocatore capace di spezzare in due le partite e di garantire, grazie alla sua velocità, la superiorità numerica. Aspetti fondamentali nel calcio moderno. Ma anche in fase di ripiegamento dà un aiuto incredibile ai suoi compagni di squadra. Dribbling, accelerazioni, resistenza alla fatica e conclusioni dalla distanza. Il curriculm della Vespa se non è completo, poco ci manca. Un ingenuo cartellino giallo rimediato nella semifinale di ritorno con l'Udinese, però, lo costringerà a sedersi in tribuna all'Olimpico (“La squalifica di Cuadrado? Sapeva di essere diffidato, ma in quelle condizioni emotive al 93' era difficile trattenersi”, ha detto Montella nel post gara di Bologna). Un vero peccato. Avrebbe fatto molto comodo, vista la mediocrità della retroguardia partenopea. Intanto i top club europei continuano ad ammirarlo. Dall'Arsenal al Manchester United, dal Bayern Monaco alla Juventus, con Antonio Conte da sempre innamorato dell'ex Lecce. Per non parlare del Barcellona, pronto ad offrire tra i venticinque e i trenta milioni (Leggi qui).
Sarà un'estate caldissima su questo fronte. Montella è stato chiaro più di una volta: per costruire una squadra vincente servono i giocatori forti. Cuadrado lo è eccome perché in pochi fanno la differenza come lui.
STEFANO NICCOLI
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