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Rambaudi a VN: “Alla Fiorentina è mancato qualcosa. Zarate? Eterno incompiuto”

L'ex giocatore della Lazio Roberto Rambaudi ha fatto il punto sul campionato della Fiorentina

Federico Gennarelli

Colonna portante della Lazio, con 118 presenze e 13 reti in biancoceleste, Roberto Rambaudi conosce bene la Fiorentina e, proprio ai viola, è legato uno speciale ricordo, relativo al cocente 8-2 che i gigliati rimediarono all'Olimpico il 4 marzo del 1995. L'ex ala destra è intervenuta in esclusiva a Violanews.com, parlando dell'annata di Lazio e Fiorentina in vista dell'ultimo impegno stagionale di domenica:

Domenica Lazio-Fiorentina: gara fra "deluse"?

"La Fiorentina no, penso che i viola abbiano espresso il calcio migliore insieme al Napoli nel girone di andata, poi nel girone di ritorno è mancato qualcosa. Con Sousa è iniziato un percorso tecnico nuovo e magari ci sono stati giocatori non adatti, o non abituati a tenere certi ritmi, sia fisici che mentali. Con la riconferma del portoghese l'anno prossimo sarà migliore, con acquisti mirati e importanti. Quella della Lazio, invece, è stata una stagione fallimentare, con strategie sbagliate dall'inizio: se arrivi terzo devi ambire alle prime tre posizioni e non è stato così".

Quali sono stati i limiti dei viola?

"La Fiorentina più che altro non ha avuto una rosa che permettesse dei ricambi adeguati. Purtroppo si sono fatti male i centrocampisti insieme nella parte cruciale della stagione, mentre anche Kalinic, dopo un bellissimo girone di andata, ha pagato uno stress fisico e non ha avuto un sostituto con le stesse caratteristiche. Anche in difesa è mancato qualcosa, come ha detto Sousa, ma direi un'annata nel complesso buona".

Cosa pensa del fatto che una bandiera come Pasqual non rinnoverà? 

"Difficile entrare in gestioni societarie e tecniche: dipende anche se l'allenatore abbia bisogno di un certo tipo di giocatore o di un altro. Sicuramente c'era da dividere la situazione tecnica e quella di 'bandiera'. Senza dubbio dispiace quando uno sta tanti anni in una società e poi finisce male".

Lo prenderebbe alla Lazio?

"Io sì. Lo prenderei. Ma nella Lazio c'è già Radu, che ha una certa età come Pasqual, quindi opterei più che altro per un giovane in prospettiva".

Facciamo un passo indietro, a quell'8-2 del 1995: qual è un ricordo che si porta dietro di quella gara?

"Con la Fiorentina sono state sempre belle partite: io segnai anche al Franchi quando vincemmo 3-1, con Nedved e Boksic (1997/98 n.d.r.). Sull'8-2 ho un bel ricordo: giocavamo bene, ci veniva tutto ed eravamo in un periodo di grande forma".

Per Zarate sarà una partita speciale, sia per la sua ex squadra che per alcuni contenziosi. Secondo lei che gara sarà per lui?

"Non lo so a livello motivazionale. Posso solo ipotizzare da quel che si legge che possa essere particolare magari contro la Società. Io credo che Zarate sia un eterno incompiuto, nel senso che ha delle qualità non indifferenti e le ha fatte vedere solo a tratti. Spero che nella Fiorentina riesca a trovare la continuità se dovesse rimanere anche l'anno prossimo e dimostrare tutte le sue qualità".

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