Come un fulmine a ciel sereno. Un affaticamento muscolare rimediato durante l’allenamento di rifinitura costringerà Ambrosini a saltare la trasferta di Verona contro l’Hellas. L’ex rossonero non è stato nemmeno inserito nella lista dei convocati (LEGGI QUI). Con la formazione di Andrea Mandolini potrebbe tornare titolare Anderson, le cui quotazioni sono in netto rialzo. Il brasiliano è rientrato domenica scorsa contro l’Udinese dopo aver saltato Napoli, Milan e Sampdoria a causa di una lesione di primo grado al muscolo soleo subita alla vigilia del big match del San Paolo con i partenopei. “Andow” avrebbe così l’opportunità di far vedere – anche se con un po’ di ritardo - il suo valore. Sì, perché non c’è dubbio che fino adesso il calciatore classe 1988 abbia deluso le attese, tanto da essere riconosciuto da qualcuno come un vero e proprio oggetto misterioso. Nella sua esperienza in maglia viola non ha ancora dimostrato il potenziale che l’ha reso uno dei giocatori più importanti del Manchester United di Sir Alex Ferguson. Il suo futuro è a un bivio e dovrà dare tutto se stesso per convincere la società di Viale Fanti a riscattarlo in estate dai Red Devils. Probabilmente, Pradè e Macia chiederanno uno sconto sugli otto milioni richiesti dal club inglese per rilevarlo. Il bottino di Anderson parla, al momento, di poco meno di trecento minuti in sette partite, la maggior parte delle quali disputate su livelli tutt’altro che eccelsi. I tifosi si aspettano molto di più da uno come lui, l’ex Gremio e Porto ne è consapevole.
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Anderson, quotazioni in rialzo
E’ arrivato il momento di smentire gli scettici
Vedremo se Montella lo schiererà dall’inizio contro il Verona. Se fosse così, per Anderson sarà vietato sbagliare perché, si sa, nel calcio i “treni passano una volta sola”. La gara del Bentegodi potrebbe risultare decisiva per il futuro del centrocampista gigliato.
STEFANO NICCOLI
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