Il giorno dopo un affare saltato lascia sempre l'amaro in bocca. Nella giornata di ieri un susseguirsi di notizie ha tenuto occupati i lettori di Violanews.com, ansiosi di avere novità riguardanti la questione Milinkovic Savic. Sembrava tutto fatto, il giocatore atterrato a Peretola, niente pericolosi scali a Francoforte, vedi caso Berbatov, e subito diretto in sede a firmare. E poi? E poi tanta attesa, tante parole, ma niente fatti, niente firma sul contratto e giocatore che se ne torna in patria ancora da giocatore del Genk, provocando l'ira del DS viola Pradè. Ma cosa è successo? Ufficialmente il giocatore era ancora titubante per motivi familiari, ma forse dietro al gran rifiuto non ci sono cause personali ma una squadra, la Lazio, che ha attratto di più il calciatore e il suo entourage.
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Questione di appeal
Da Salah a Milinkovic, quanti rifiuti a Firenze e alla Fiorentina in questa sessione di mercato…
Purtroppo in questa sessione di mercato questo non è il primo caso di un giocatore che ha preferito dirigere la sua attenzione verso altri lidi, snobbando la piazza viola, che fino a pochi mesi fa era tra le più ambite d'Italia. Recentemente anche il "Messi d'Egitto" Mohamed Salah aveva preferito non continuare la sua avventura a Firenze, rinunciando anche ad un ricco stipendio, quasi non fiducioso nel progetto viola. Il famoso "progetto" che attende una svolta, un colpo di coda che lo aiuti a superare le partenze dei tanti campioni che stanno lasciando uno alla volta Firenze. Da Gennaio infatti molti top player hanno preferito salutare il capoluogo toscano, a cominciare da Cuadrado, passando per Savic e arrivando fino a Gomez, che nelle ultime ore sembra essersi fortemente avvicinato al campionato turco. Fino a pochissimo tempo fa chiunque voleva venire a Firenze, talenti navigati come Joaquin e Ambrosini, o addirittura freschi campioni d'Europa come appunto Mario Gomez. La Fiorentina sembra aver perso quell'appeal che grazie ad un paio di stagioni a livello stratosferico aveva conquistato, e questa emorragia di interesse è deleteria per un ambiente in fase di ricostruzione. L'appeal però si può riconquistare, con programmazione e lavoro, caratteristiche che a Firenze con i Della Valle raramente sono mancate.
ANDREA CONSALES
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