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Quella volta che i due Chiesa si ritrovarono avversari

6 dicembre 2014 Campionato Primavera, il figlio giocatore contro il padre allenatore della squadra avversaria

Paolo Mugnai

Quella volta che i due Chiesa, figlio e padre, si ritrovarono avversari. Perché Federico il pallone ce l’ha nel sangue.

Adesso tutti ne parlano. Dall’esordio in Serie A a Torino contro la Juventus, proseguendo col primo gol in Europa League con una corsa pazza come i suoi 19 anni per festeggiare, fino alla valanga di elogi dopo il 3 a 3 col Napoli e la nascente sigla Fe – Fe (Federico Bernardeschi e Federico Chiesa).

Alla scoperta dell’antipersonaggio Federico Chiesa a noi piace ricordare un’altra data, in un certo senso più familiare.

Era il 6 dicembre 2014 e Federico, da sempre o quasi (considerando l’inizio nella Settignanese) nel settore giovanile ma alle prime apparizioni nella Primavera viola, giocò uno spezzone di partita, 25 minuti nella ripresa in sostituzione di Peralta, che probabilmente si ricorda ancora. Era la XII giornata di Campionato. Da una parte lui, dall’altra il padre Enrico, alla guida della Sampdoria Primavera.

Si gioca a Sestri Levante e per Federico non deve essere facile perché, dopo l’esordio dal primo minuto nell’inaspettata sconfitta casalinga con la Pro Vercelli per 1 a 3, pochi giorni prima dell’incontro con la Samp ha avuto la sventura di sbagliare un calcio di rigore contro l’Inter negli Ottavi di Coppa Italia Primavera ad eliminazione diretta alle Due Strade. Errore dal dischetto, nella lotteria finale, decisivo come quelli di Peralta e Diakhate.

“Gli ho detto che il rigore lo sbaglia solo chi lo tira” – rispose allora Enrico a chi lo interpellò a tale proposito – “Era piccolino quando ha cominciato a giocare a pallone. In questa partita che ci vede avversari tra i due il più emozionato sarà lui”.

Contro la Samp allenata dal papà, Federico non segna ma la Fiorentina Primavera riscatta le ultime due sconfitte superando la Sampdoria per 1 a 3. Il primo gol lo segna al 36’ Simone Minelli, un esterno offensivo classe ’97 che esordirà pochi giorni dopo in Europa League subentrando a Cuadrado al 24’ contro la Dinamo Minsk; il secondo Di Curzio e il terzo Gondo.