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Cuadrado, quella “Vespa” troppo ingolfata

Un raffronto sulla prima parte di stagione “appannata” di Cuadrado con le precedenti annate. Il colombiano parte sempre piano per poi esplodere.

Redazione VN

"Finale di partita incredibile mentre Borja Valero fa correre Cuadrado che è velocissimo. Prova a stare su di lui Barzagli. Cuadrado come un quattrocentista con l'esterno dentro l'area di rigore per Rossiiiiiiiiii.."

Non solo Barzagli non riusciva a stargli dietro ma anche Riccardo Trevisani (telecronista Sky) riusciva a malapena a fare la telecronaca di quell'azione in quello storico Fiorentina-Juventus 4-2. All'81' Juan Cuadrado, partendo dal limite della propria area di rigore, si era fatto tutto il campo con la palla al piede a una velocità fuori dal normale prima di servire Giuseppe Rossi per il 4-2 definitivo.

Quella falcata è un po' il suo emblema, il marchio di fabbrica del colombiano, tanto che Luca Toni lo soprannominò "La Vespa". Tanta corsa, dribbling e assist per i compagni. Una delle armi più micidiali della Fiorentina degli ultimi anni targata Vincenzo Montella.

Arrivato nel 2012-2013 a Firenze, il colombiano ha dovuto trovare la sua giusta dimensione all'interno degli undici titolari. Iniziò l'annata quasi in punta di piedi per finire la stagione da protagonista, segnando 4 gol nelle ultime 7 gare (5 totali in quel campionato).

Nella passata stagione l'evoluzione del colombiano si è vista fin dalle prime partite, arrivando alla sosta natalizia con 2 reti realizzate e 3 assist in campionato (a fine stagione i gol totali saranno 9 e gli assist 6), 3 gol e 3 assist nel girone di Europa League e uno segnato in Coppa Italia. Il colombiano era maturato molto rispetto alla passata stagione, riuscendo a migliorare il tiro, imparando a tornare in difesa in aiuto ai tre centrali e facendo spesso ammonire o espellere gli avversari nelle partite con i suoi dribbling. Montella con il tempo aveva plasmato la sua Fiorentina sul colombiano, schierando spesso la squadra con il 3-5-2 per dargli libero sfogo sulla fascia destra. Addirittura, nella trasferta contro il Genoa dello scorso campionato, Montella privo di Cuadrado, stravolse le carte e i moduli proponendo un 4-3-1-2 atipico per quella Fiorentina. Il modulo per Vincenzo era chiaro: senza Cuadrado il 3-5-2 non ha senso. Che giochi esterno destro o seconda punta è da segnalare sicuramente il fatto che il suo rendimento migliora soprattutto nella seconda parte di stagione.

In estate il colombiano si è messo in mostra ai Mondiali in Brasile, trovando anche il gol personale ma soprattutto giocando per la squadra assieme al compagno James Rodriguez. Riscattato definitivamente dall'Udinese, Juan fa ritorno a Firenze più tardi proprio a causa dei Mondiali e il colombiano si rende protagonista fin da subito tra le insistenti voci di mercato e la vicenda del rinnovo di contratto con la Fiorentina. Una questione quella del rinnovo che ha fatto preoccupare molti tifosi viola fino a poco più di due mesi fa, quando il giocatore ha firmato il nuovo contratto a 2,5 milioni di euro a stagione fino al 2019.

In questa prima parte di stagione Cuadrado ha collezionato 3 gol e un assist in campionato e un gol in Europa League nella partita contro il Guingamp. Il rendimento sembra pressoché in linea alle precedenti stagioni ma nonostante i numeri, il colombiano non sembra più apparire devastante nello scacchiere di Montella. Fin dalle prima gare di questa stagione Cuadrado è parso meno concreto e più prevedibile. E' vero, con il tempo gli avversari si conoscono ma Juan dà l'idea di esser meno incisivo per i movimenti della squadra. Spesso tenta la giocata impossibile o si incaponisce nel voler fare tutto da solo o tirare da ogni posizione. Come nelle altre stagioni riceve sempre molti falli e molte botte in campo ma reazioni fallose a parte, Juan non sembra lo stesso giocatore delle precedenti stagioni con il suo sorriso stampato che lo caratterizzava.

Nonostante la fama calcistica cresciuta grazie al Mondiale, Vincenzo Montella continua a chiedergli il solito lavoro sul campo: corsa, dribbling, sacrificio e aiuto alla squadra. Tutte caratteristiche che sembrano essersi in parte affievolite nel colombiano. La fase difensiva ad esempio è un compito che non lo riguarda o che non lo vuole più riguardare.

Spesso Cuadrado ha dato l'idea di voler giocare quasi da solo, provando dribbling fino a perdere il pallone o calciando da posizioni quasi impossibili. Piano piano queste piccole cose sono apparse sempre più evidenti, fino a pochi giorni fa, quando l'11 dicembre nell'ultima gara del girone di Europa League contro la Dinamo Minsk, Montella ha optato per la sostituzione del giocatore al 24' del primo tempo, giustificando tale scelta dicendo "perchè ho visto che non aveva la testa".

Parole del tecnico della Fiorentina che forse rispecchiano in pieno gli ultimi mesi della "Vespa" in maglia viola. Quella "Vespa" che sembra non andare più a pieni giri. Sarà il carburatore, il motore sbiellato o le candele bruciate ma finora la "Vespa" non ha dato l'impressione di valere quei 35-40 milioni come era da listino prezzi fino a quest'estate.

Il 2014 sta per finire e sicuramente uno degli auspici dei tifosi viola per l'anno che verrà, è sicuramente quello di tornare a vedere quella "Vespa" sgommare sul prato del Franchi. Perchè per tutti noi fiorentini non c'è Moto Guzzi o Ducati che tengano: quando parte quella "Vespa" rimaniamo tutti a bocca aperta.

LEONARDO VIGNOZZI