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Quando le partite contano…

Tra obiettivi al rialzo ed una viola che stenta.  Ma nessuna paura (COMM.)

Redazione VN

Fermi tutti, riavvolgiamo il nastro a qualche settimana fa. La Fiorentina continua il suo mercato da applausi, arrivano giocatori del calibro di Joaquin, Alonso, Iakovenko e Ambrosini. Giuseppe Rossi sta tornando in forma e smania dalla voglia di entrare in campo. Poi, il colpo a sorpresa: Mario Gomez sbarca a Firenze tra l'euforia generale di una città che finalmente è pronta ad abbracciare il suo nuovo bomber. A Moena i viola dimostrano tutto il loro tasso tecnico, sfoggiando qualità in ogni angolo di campo, con Montella abile a ripristinare un'armonia totale dentro e fuori lo spogliatoio. Nel mezzo Pizarro decide di rimanere, Ljajic è prossimo alla firma sul contratto e, tra le altre, Pradè e Macia riescono a piazzare Jovetic al City (ma soprattutto non alla Juventus) per una cifra da 30 mln.

Bene, ma poi? Arrivano due amichevoli internazionali contro Villarreal e Sporting Lisbona e la Fiorentina, forse troppo imballata e poco concentrata, perde colpi ed incassa cinque gol in totale, non riuscendone a segnare neanche uno. Campanello d'allarme? Sì, perché quelle due sconfitte sono sintomo di qualche esperimento da rivedere e, forse, aiuteranno alla lunga a tenere i piedi per terra nei momenti di maggiore euforia. Perché ok, è inutile negarlo, quest'anno gli obiettivi sembrano essere davvero ambiziosi. Ma dopotutto il calcio che conta inizia dalla prossima settimana, tra 6 giorni per l'esattezza. La Fiorentina vola a Zurigo e gioca il preliminare di andata di Europa League e allora sì che sarà vietato sbagliare. L'aeroplanino questo lo sa e caricherà i suoi affinché dimostrino, sul campo, tutto il loro valore.

Ma nessuna paura. Questa Fiorentina, quella di Montella, è nata per divertire e per stupire i tifosi viola. Andrea Della Valle sa bene che questo potrebbe essere l'anno giusto per fare sul serio: in campionato, in coppa Italia, in Europa League. Nessun obiettivo è precluso ad una formazione che anno scorso ha incantato tutta Italia e non solo. Dunque concentrazione massima, trazione offensiva e allacciamo le cinture che, adesso, si parte sul serio. Col calcio che conta. E stavolta Montella & co potranno fare affidamento sul dodicesimo uomo in campo: un popolo viola che ha una voglia matta di tornare tra le big il prima possibile. 

MATTEO DOVELLINI

twitter @MatteoDovellini