Doveva andare in scena stasera il faccia a faccia decisivo tra Montella e Della Valle per definire, una volta per tutte, il futuro del tecnico e della panchina viola. Invece ci vorrà ancora qualche giorno di pazienza a causa degli impegni extra Fiorentina di Andrea, atteso per domani a Firenze. Potrebbe non essere da solo ad incontrare l'allenatore un po' inquieto, perchè sta prendendo corpo l'ipotesi di un arrivo anche di Diego. Non che il fratello minore abbia bisogno di un "tutor", ma il colloquio è particolarmente importante e la presenza dell'azionista di maggioranza sarebbe un segnale forte. Da un lato per "gratificare" Montella, dandogli la massima attenzione e permettendogli di chiedere tutte le delucidazioni del caso ai due che contano più di tutti.
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Quando i Della Valle fanno sentire la voce del padrone
Si avvicina l’incontro con Montella. Da Toni a Jovetic, la Fiorentina sa far rispettare i contratti
Dall'altro per far arrivare forte e chiaro il messaggio della proprietà. I Della Valle non hanno gradito l'atteggiamento e le dichiarazioni degli ultimi tempi da parte di quello che resta un loro dipendente, legato alla Fiorentina da un contratto lungo ancora due anni. Sentirsi mettere alle strette non è esattamente la cosa che piace di più ai due imprenditori marchigiani, che ci hanno abituato in questi anni a far rispettare i contratti. Quel "dipende" detto da Montella in sala stampa non corrisponde al pensiero di Diego e Andrea. Che proveranno prima di tutto a rassicurare il tecnico sulla bontà dei loro progetti, per convincerlo a restare. Ma se il mister si mostrasse irremovibile, i Della Valle potrebbero andare al muro contro muro: te ne vai solo se qualcuno paga la clausola da 5 milioni...
Non sarebbe la prima volta, chiedere a Toni che nel 2006 indisse addirittura una conferenza stampa per raccontare la sua voglia di andarsene, e poi fu costretto a fare marcia indietro e rimandare tutto di una stagione. Chiedere a Mutu, che era pronto al trasloco a Roma (nel 2008), prima che ADV bloccasse tutto su input di Prandelli. Chiedere a Jovetic, che due anni fa dichiarò a mezzo stampa di voler andare alla Juve, per poi cambiare forzatamente programmi. Noi ci auguriamo che pure stavolta la voce del padrone si faccia sentire, anche per far capire a tutti (vedi i giocatori) che la Fiorentina sa farsi rispettare.
SIMONE BARGELLINI
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