Finita la sosta natalizia, si ricomincia a fare sul serio. Insieme a Chievo-Cagliari e Juventus-Roma, sarà la Fiorentina ad aprire la diciottesima giornata di Serie A contro il Livorno. Una partita – almeno sulla carta – che non dovrebbe creare grossi problemi a Pasqual & Co., ma si sa che tutte le gare possono nascondere delle insidie se affrontate senza la giusta concentrazione e cattiveria agonistica.
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Qualcosa è cambiato
Vargas poteva tornare domenica da ex e invece… (COMMENTA)
"Il match con i labronici ci fa venire in mente la fine del mercato estivo e la vicenda Vargas in particolare. Il peruviano, scaduto il prestito al Genoa, non rientrava più nei piani di mister Vincenzo Montella, tanto che l’Aeroplanino decise di non portarlo col resto della squadra a Moena per il ritiro. Appesantito, fuori forma e lontano parente di quello visto alla prima esperienza in maglia gigliata, fu costretto ad allenarsi da solo ai campini sotto il sole cocente di Firenze. Lo scetticismo dei tifosi era alle stelle, sicuri che il “miracolo Ljajic” non si sarebbe potuto ripetere per l’ex Catania. Della stessa idea anche la società che, infatti, lo mise sul mercato. Sull’esterno sinistro piombò il Livorno. All’inizio di settembre la trattativa sembrava a un passo dalla chiusura, il club di Aldo Spinelli si era addirittura impegnato a trovare un’abitazione per il giocatore, la moglie e i figli nella zona dell’Accademia. La Fiorentina avrebbe pagato metà stipendio: 700 mila euro su 1,2. Insomma, pareva già tutto fatto. Poi, a sorpresa, il netto rifiuto di Vargas. “Sono davvero contento di rimanere alla Fiorentina. A Firenze contano su di me, resto volentieri”, diceva a chiusura di mercato.
"Sei mesi dopo la situazione è cambiata, e parecchio. Pur non essendo ancora al cento per cento, El Loco è un calciatore recuperato: i quattro gol fin qui messi a segno e i tanti chilometri percorsi sulla fascia sinistra lo testimoniano. Dimagrito di parecchi chili, è tornato un elemento fondamentale per il tecnico campano, consapevole di poter contare su un ragazzo voglioso di (ri)dimostrare il proprio valore, dedito alla causa viola e maturato mentalmente. Vargas c’è e Montella saprà sfruttare al meglio le sue qualità.
"STEFANO NICCOLI
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