Punto interrogativo

In questa prima parte di stagione, tutti o quasi i giocatori della Fiorentina hanno dato il loro importante contributo alla causa viola. Rossi, Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Ambrosini, Vargas, Cuadrado, per citarne alcuni.

"Non ha soddisfatto, invece, Ante Rebic, arrivato in estate per 4,5 milioni, vero e proprio oggetto misterioso sin qui. Definito come “il nuovo Alen Boksic”, il croato ha visto il campo solo in tre circostanze, quasi sempre per pochi minuti: contro il Parma il 30 settembre, la Sampdoria il 10 novembre e il Bologna il 15 dicembre. Nessuna partenza da titolare nonostante l’assenza di Mario Gomez. Per il resto, nove volte in panchina, due in tribuna e due volte infortunato. La sensazione è che il giovane attaccante non sia entrato nelle grazie del mister gigliato, sia sul piano tecnico-tattico, che su quello comportamentale. Ve lo ricorderete. Prima di Fiorentina-Juventus, Rebic, malgrado qualche acciacco fisico, giocò quarantacinque minuti con l’Under 21. “Rebic ha preferito giocare con la nazionale”, disse Montella alla vigilia del match con i bianconeri. Un atteggiamento che non piacque per niente al tecnico campano.

L’attaccante è ai margini della squadra e con il rientro di Gomez gli spazi per l’ex Spalato sono destinati a ridursi ancora di più. Ecco perché la società potrebbe decidere di metterlo sul mercato, con l’obiettivo di farlo maturare. Su di lui si sarebbe mosso – per il prestito - il Novara, dove i viola avevano già “parcheggiato” ad inizio anno lo svizzero Haris Seferovic. Vederlo a Firenze nella seconda metà di stagione sarà difficile. Resterà un punto interrogativo sulle sue qualità, ma il premio “Speranza” ricevuto in Croazia la vigilia di Natale certifica che i colpi per diventare qualcuno d’importante ci sono.

"STEFANO NICCOLI

" - Le parole di Rebic ai media croati