Ecco come ha commentato il ct della Nazionale Cesare Prandelli per ricordare lo scomparso Mario Ciuffi, pontefice massimo del tifo viola: "Oggi ho perso il primo amico che ho avuto a Firenze. Poi ne sono venuti migliaia, ma Mario Ciuffi è stato il primo. Arrivai in sala stampa e un signore sorridente ed esuberante mi mise al collo una sciarpa con su scritto “Viola Club Fantechi Bar Marisa – Università del calcio” e mi disse: “Benvenuto! Sono il sommo pontefice. Ti s’aspettava”. Da quel giorno il nostro è stato un rapporto formidabile, pieno di tanti sentimenti. La sua arguzia e la sua conoscenza del calcio, ci permetteva di parlarne con apparente leggerezza e allegria, ma in fondo eravamo seri perché la passione è una cosa seria. Mario ha sempre incarnato per me il prototipo del fiorentino, del tifoso nel senso più pieno del termine. Simili a Mario ce ne sono tanti a Firenze, ma lui era unico nel manifestare il suo profondo amore per la Fiorentina, cosa che ci ha accomunato e legato profondamente. Abbraccio la signora Renza per il suo dolore che è sicuramente anche il dolore di gran parte di Firenze. Ciao Mario!".
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Prandelli su Ciuffi: “Il mio primo amico fiorentino”
Il ct: “Ricordo il primo incontro, lui era il prototipo del fiorentino”
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