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Prandelli: “Nessuno ha una coppia come Castrovilli-Amrabat. Iachini dia di più”

LYON, FRANCE - SEPTEMBER 16:  Adrian Mutu (L) of Fiorentina shakes hands with head coach Cesare Prandelli after being substituted during the UEFA Champions League Group E match between Lyon and Fiorentina at the Stade de Gerland on September 16, 2009 in Lyon, France.  (Photo by Michael Steele/Getty Images)

Cesare Pradelli, storico ex allenatore della Fiorentina, ha parlato del momento dei viola

Redazione VN

Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina, ha parlato al Pentasport di Radio Bruno:

"In una stagione normale, probabilmente avremmo assistito a scenari molti diversi. Con così poco tempo c'è molta incertezza, ma mi sembra che la Fiorentina si stia muovendo, a partire da Amrabat che è molto molto interessante. Credo che non sia un regista ma un centrocampista moderno, mi immagino lui e Castrovilli interni, che sarebbero una delle migliori coppie di mezzali in Italia, con Pulgar a dare equilibrio. Prossima stagione? La Fiorentina deve ripartire come ha finito, dopo il lockdown aveva assorbito i concetti del mister e stava giocando bene, adesso serve migliorare l'aspetto collettivo e dare alla squadra una mentalità vincente. Iachini? Dovrà dare qualcosa in più ,ma è normale. Quello che ha fatto in questi mesi è stato importante, ha ricompattato una squadra che aveva dei problemi, ha dato una buona base, e ora deve portare avanti le sue idee. Difesa? Dipende molto dalla mentalità dell'allenatore, la tendenza è di provare ad offrire spettacolo, e quello succede quando entrambe le squadre attaccano molto. Piatek? L'ho allenato un mese e poco più, e mi ha anche fatto qualche gol importante. Sicuramente è un giocatore di valore, ma sopratutto pensando di farlo giocare in coppia con Kouamè, dipende molto da come vorrà giocare Iachini. L'ho trovato molto serio e determinato, ma ha bisogno di una squadra che gioca per la sua finalizzazione. Kouamè, per me, può fare sia la prima che la seconda punta. Futuro? Mi piacerebbe trovare una società per costruire un progetto, non solo per fare l'allenatore, ma anche altro come direttore generale o tecnico. Primo anno? L'anno del -15 è stata una stagione meraviglioso, andrebbe rivista. Eravamo da soli, ma ci siamo compattati e siamo riusciti ad arrivare ad un punto dalla Champions".