Nel 1998 alcuni dei titolari della Fiorentina non erano nemmeno nati, altri non avevano ancora iniziato a camminare. Da Vlahovic a Milenkovic, fino a Dragowski e Castrovilli: oggi sono gli uomini di fiducia di Cesare Prandelli che quell'anno, dopo l'esperienza al Lecce, si era accomodato sulla panchina del Verona in Serie B. Guidò la squadra in una stagione trionfale, finì con la vittoria del campionato e la promozione nella massima serie. L'anno seguente, dopo un girone di andata disastroso, l'allenatore toccò le corde giuste e spinse la squadra verso un inaspettato nono posto finale. Una scalata figlia di quindici risultati utili consecutivi. Niente male per una neopromossa, figurarsi in quell'epoca in cui i campioni in serie A abbondavano. Nel suo gruppo di giocatori c'erano alcuni giocatori destinati ad una carriera di tutto rispetto: Frey e Brocchi, passati anche dalla Fiorentina, ma anche Diana, Morfeo (anche lui già ex viola al tempo) e anche Apolloni. Pur essendo ancora giovane, all'epoca aveva 21 anni, c'era anche un certo Vincenzo Italiano. Oggi siede sulla panchina dello Spezia, allora era stato un fedelissimo di Cesare nella sua prima avventura di un certo livello. E qualcosa giura di averlo appreso anche da lui.
news viola
Prandelli il maestro, Italiano l’allievo: una storia nata dal miracolo Verona
Prandelli e Italiano erano insieme nel 1998-99 quando il Verona vinse il campionato di B e si tolse diverse soddisfazioni l'anno seguente. Adesso si sfidano per la salvezza, ma il futuro...
Venerdì sera al Franchi Prandelli e Italiano si troveranno come colleghi per la prima volta. Il destino li ha messi contro soltanto due volte in questi lunghi anni. Era la stagione 2008-09, Italiano giocava nel Chievo e la Fiorentina vinse entrambe le gare. Non solo, in quella di ritorno l'attuale allenatore dello Spezia venne anche espulso. L'anticipo di campionato presenterà due squadre in condizioni opposte. Lo Spezia, carico per le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Milan. Soprattutto quest'ultima ha acceso i riflettori su una squadra che sta ben figurando dall'inizio dell'anno. Lo ricorda bene anche la squadra viola che all'andata, c'era ancora Iachini, si fece rimontare un doppio vantaggio. La Fiorentina, invece, dovrà rialzarsi dopo le sconfitte patite contro Inter e Sampdoria. Sarà una sfida con gli occhi sul presente. E sul futuro, la salvezza è il primo obiettivo. Poi in estate chissà cosa succedere sulle panchine, Italiano è un profilo che piace molto anche ai dirigenti viola anche se all'orizzonte si prospetta già un ostacolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA