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Pradè: “Lo portai a Firenze perché voleva un ambiente familiare”

Il ricordo del DS della Sampdoria che lo portò a Firenze

Redazione VN

Il ricordo di Daniele Pradè a Radio Rai

Il primo pensiero va alla sua compagna e alla sua famiglia. Capisco quello che possono passare e quanto sarà difficile accettarlo. era un ragazzo gentile, un esempio di sportività per i suoi compagni. Non riesco ad immaginarmi il prosieguo del campionato per la Fiorentina e quello che potrà dire Pioli alla squadra. Io lo portai a Firenze, voleva un ambiente per la sua famiglia giusto rifiutando Napoli e divenne subito leader con il placet di Paulo Sousa. Sappiamo quanto è controllato un atleta, non so se il suo fosse un problema congenito. Ma su quello che è il controllo dell'atleta è totale e perfetto, gli sportivi sono attenti ad ogni particolare.