Il Direttore Sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, è intervenuto in diretta su Rai Radio 1:
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Pradè: “Ad oggi nessun viola è scontento. Iachini ha capito il nostro discorso”
Il DS parla in diretta radio
"Tutta la mia famiglia sta bene, ne stiamo uscendo. Bisogna tornare alla normalità, io dico a tutti di mantenere tutte le precauzioni, perché poi la vita è bella. Alla ripresa non si potrà avere distanziamento in campo, ma con i tamponi, i sierologici e i controlli che sono stati disposti, penso che non ci sia nessuno di più controllato dei calciatori, ma non solo, anche i componenti dello staff sono ben monitorati.
Il mercato? Noi vogliamo tenere tutti; chi non è contento viene da noi e ce ne parla. Ad ora non si è presentato nessuno di scontento. Come dice il presidente, cui rinnovo gli auguri, la Fiorentina deve essere un punto di arrivo e non di partenza. Chiesa sa benissimo che è apprezzato dalla società, poi dipenderà da lui: abbiamo dimostrato a gennaio qual è la volontà della Fiorentina, quella di crescere, con già il pensiero di formare una grande squadra il prossimo anno. Siamo avanti, basti pensare ai colpi Amrabat e Kouamé.
Castrovilli è umile, un ragazzo per bene, questo gli dà forza. Centrocampista moderno, testa alta, per noi sarà un piacere pensare alla 10 per lui. Sempre pericoloso, cerca la profondità con grande qualità. Siamo contenti di Mister Iachini, lui è il nostro allenatore, ma dobbiamo valutare queste 12 partite e poi parlare del futuro. Beppe ha capito il nostro discorso ed è sereno.
Nessuno sa cosa ci aspetta, io posso dire che le squadre hanno tutte voglia di calcio, frenesia di competizione, addirittura avremmo voluto cominciare una settimana prima.
Commisso è un empatico, porta entusiasmo, come Barone; sono qui per dare e non per prendere, e la gente lo ha capito. Hanno davvero la voglia di poter fare qualcosa di grande, e con la città hanno trovato un binomio importante. Stadio? No, io mi occupo della parte sportiva, ma posso dire che sotto quell'aspetto per noi è importantissimo avere una casa nostra. Ci stiamo lavorando fortemente e spero si possa arrivare ad una conclusione. Se cresce la Fiorentina cresce il sistema, e vale anche viceversa.
Per essere competitivi si parte da società forti, e la Fiorentina è forte. Poi servono i calciatori forti, che arrivano col tempo, con i soldi, con i risultati; la Fiorentina è percepita in grande crescita dal sistema-calcio, e questo ci fa davvero molto piacere".
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