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Possibile che sia stato solo un “fuoco di paglia”? Diteci la vostra

La stagione di Nikola Kalinic ha due volti totalmente opposti: bomber implacabile o punta spuntata? La verità, forse, sta nel mezzo... Voi che ne pensate?

Simone Bargellini

Qual è il vero Nikola Kalinic? Quello capace di segnare 10 gol (e "mezzo") nelle prime 17 giornate, oppure questo del 2016 che in quindi partite ufficiali ha trovato la rete solo 1 volta? Il dubbio inizia ad essere più che legittimo, senza voler essere ingenerosi con il croato. Perchè un calo era fisiologico e capita a tutti gli attaccanti, ma adesso il periodo inizia ad essere bello lungo e il confronto con il passato induce a fare delle riflessioni.

Partiamo dai dati di fatto: nelle 4 stagioni al Dnipro, Kalinic ha segnato 37 gol in 86 partite di campionato (49 su 125 contando anche le coppe), toccando al massimo quota 12 in un singolo campionato. Le uniche due stagioni veramente prolifiche sono state quelle all'Hajduk Spalato tra il 2007 e il 2009, con 32 gol in campionato (17+15) e 44 complessivi. Ma in altre 5 annate, Kalinic non è arrivato neppure vicino alla doppia cifra.

Insomma, obiettivamente parlando, il centravanti della Fiorentina non ha le stimmate del cannoniere. E il rendimento super della prima parte di stagione è stato un po' illusorio su quello che può essere l'apporto realizzativo di Kalinic. Che, però, non è neanche un giocatore da 1 solo gol in tre mesi. La verità sta forse nel mezzo e ci racconta comunque di un attaccante di assoluto valore, preziosissimo per la squadra e ideale per sviluppare un gioco corale. Un calciatore importante - questo è indiscutibile -, ma non esattamente un bomber. Se poi dovessimo sbagliarci... tanto meglio.

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