Facciamo un gioco, provando a togliere alla Juventus Tevez, Pirlo, Asamoah e Lichtsteiner, alla Roma Totti, De Rossi, Pjanic e Maicon, al Napoli Higuain, Inler, Zuniga e Hamsik contemporaneamente. Lo scenario è quello di San Siro, di fronte un’Inter rinata dalla cura Mazzarri dove a fare la partita per oltre un’ora è la squadra priva di Mario Gomez, Juan Cuadrado, David Pizarro a cui in corso d’opera si aggiunge la defezione del capitano Manuel Pasqual. Senza mai snaturarsi però, perché chiunque scenda in campo e qualunque sia l’avversario da affrontare il credo è sempre quello di imporre in proprio gioco con una fitta rete di possesso palla.
news viola
Più forti delle assenze
Nonostante gli infortuni, i viola impongono il proprio gioco (COMMENTA)
Cambiano forzatamente gli interpreti, ma non la sostanza. Questa è la vera forza della Fiorentina, capace di mettere alle corde l’Inter nonostante l’assenza di giocatori chiave, che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la bontà del lavoro svolto da Vincenzo Montella e tutto lo staff. Poco per volta vengono inseriti giovani di qualità come Wolski, Vecino, Bakic, Matos, poi verrà il turno di Ante Rebic. Si tenta anche l’operazione-recupero di Juan Manuel Vargas, che fino a un mese fa era un separato in casa con la valigia in mano. Terminata la squalifica lunedì sera rientrerà Pizarro in mezzo al campo, mentre si tenta di portare almeno in panchina Cuadrado. Rientri importanti, che fanno però il pari con l’infortunio a Pasqual, out due settimane e quello di Mario Gomez, il più pesante. Le alternative non mancano, le idee pure.
Il Parma verrà a Firenze per chiudersi e ripartire, e schiererà un 3-5-2 simile nel modulo – non però negli interpreti – a quello della truppa di Mazzarri. Senza il “grande” ex Amauri, ma con quel Cassano ancora in chiaroscuro ma capace di trovare la giocata in ogni momento della partita. Per non perdere subito contatto con il treno Champions sarà fondamentale portare a casa i tre punti. Dimostrando ancora una volta che la Fiorentina è più forte delle assenze, magari con qualche sorpresa da mandare in campo dal primo minuto. Montella ci stupirà ancora?
PIER FRANCESCO MONTALBANO
© RIPRODUZIONE RISERVATA