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Pioli: “Ciclo per l’Europa. Atalanta, Toro e Samp hanno investito di più”. Su futuro suo e di Chiesa…

Le parole del tecnico della Fiorentina Stefano Pioli ai microfoni di Radio 1, durante il programma Radio anch'io Sport

Redazione VN

Ai microfoni della trasmissione di Radio 1 Radio anch'io Sport è intervenuto il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli. Queste le sue dichiarazioni:

Astori ci ha sempre visto lungo sul futuro della squadra, è stato il primo giocatore della Fiorentina che ha creduto nel proprio percorso. Si è messo a disposizione per far crescere i propri compagni. Ci siamo presi l'impegno di dare sempre il massimo, anche per lui. Lo stiamo facendo molto bene ma mancano ancora molte giornate e dobbiamo rimanere molto concentrati e molto attenti nel nostro lavoro.

Saponara? Fino ad un mese fa Riccardo non aveva mai avuto questa condizione fisica. E' incappato in tanti infortuni e non ha fatto la preparazione estiva. Ha sempre avuto dei contrattempi quando sembrava potesse tornare al massimo. Adesso sta molto bene sia fisicamente che mentalmente. E' un ragazzo molto sensibile, ha bisogno di sentire la fiducia. Ci sta dando delle prestazioni molto valide. Lui da Nazionale? Ha qualità tecniche e tempi di gioco importanti. Sta raggiungendo una maturità completa. Molto dipenderà da lui, ma in Italia non ci sono molti giocatori come lui. Ha le possibilità di fare qualcosa d'importante.

Scomparsa Astori? E' stata una cosa molto più grande di noi, più di quanto un allenatore e una persona possa immaginarsi. E' venuto a mancare il proprio capitano, il ragazzo con cui parlavo e condividevo di più, una situazione dolorosissima, difficile da accettare e da comprendere. I miei ragazzi sono stati molto bravi, riconosco in loro una forza e uno spirito che prima non riuscivo a comprendere. Sentiamo la presenza di Davide sempre vicina. La squadra, però, ha espresso un buon calcio anche quando c'era Davide. La Fiorentina ha sempre cercato di fare la partita con la mentalità giusta. Ora stiamo ottenendo ottimi risultati perché siamo più squadra e sappiamo leggere meglio le partite. Portiamo a casa il frutto di un lavoro molto lungo e positivo.

Della Valle? La proprietà ci è sempre stata vicina e ci ha sempre dato il proprio sostegno. Dopo il 4 marzo è stata ancora più vicina e questo ci fa piacere. Abbiamo aperto un nuovo ciclo per riportare la Fiorentina dove merita, ovvero in Europa. Se la scomparsa di Davide ha cambiato il mio modo di allenare la squadra? No, ma è cambiato il modo di ascoltarla, apprezzarla nono solo tecnicamente ma umanamente, questo senz'altro sì.

Europa League? Sette partite sono tante, ci sono tanti esempi in questo campionato di squadre che passano repentinamente da un momento positivo a uno negativo. Non dobbiamo pensare alla classifica ma solo al lavoro sul campo, anche perché domenica ci aspetta una gara molto difficile come quella contro la Spal. Atalanta, Torino e Sampdoria sono squadre costruite con più investimenti e ambizioni più importanti delle nostre. Della Fiorentina dell'anno scorso sono rimasti pochi giocatori. L'obiettivo è gettare le basi per costruire una squadra migliore in futuro, ora cerchiamo di portare a casa il massimo. Io credo molto in questi ragazzi che hanno messo tutto in campo e mi hanno dato una grande disponibilità.

L'Inter? E' una grande squadra e prima o poi tornerà a fare bene. Il Var è uno strumento che può aiutare, nelle direzioni arbitrali vedo più serenità. I tempi possono essere migliorati, ma vedo delle buone cose. E' normale che ci sia un momento di adattamento.

Il mio futuro in viola? Ho già il contratto per l'anno prossimo, non è una mia priorità rinnovare. Sono tranquillo, anche se nel mondo del calcio tranquilli non si può mai stare.Chiesa? Il suo futuro non posso saperlo. Ha grandissime capacità e qualità. E' cresciuto molto nel corso dell'anno, ha fatto passi da gigante e ha qualità per diventare un giocatore importante per tutto il panorama calcistico italiano. Mi auguro di allenarlo il più a lungo possibile poi vedremo quello che sarà il futuro. Simeone e Falcinelli? E' possibile giocare con due attaccanti, siamo aperti a tutte le soluzioni.

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