Pioli come Prandelli e Conte: quando lo staff è una questione di “famiglia”

Ambiente familiare, dentro e fuori lo spogliatoio. Stefano Pioli ritrova la Fiorentina dopo 22 anni dai tempi in cui indossava la maglia viola, e adesso ad accompagnarlo c'è anche il figlio Gianmarco che farà parte del suo staff tecnico (LEGGI) così come era accaduto all'Inter. Nato proprio a Firenze 25 anni fa, sarà il "match analyst", ovvero colui che fornisce dati e video per la preparazione tattica delle gare. Una situazione che riporta alla memoria un precedente di qualche anno fa in viola, quello di Cesare Prandelli: suo figlio Nicolò iniziò a collaborare col padre ai tempi della Fiorentina, per poi seguirlo anche in nazionale.

Qualche timida polemica sfiorò soltanto l'allora Ct, stessa sorte toccata persino a Carlo Ancelotti che ormai da alcuni anni annovera tra i suoi collaboratori anche il figlio Davide, che lo aveva seguito al Real Madrid e che adesso è alle sue dipendenze al Bayern Monaco. Il figlio, ma anche il genero, perchè il nutrizionista del Bayern Monaco è Mino Fulco, che guarda caso è il marito della figlia dello stesso Ancelotti.

Figli o parenti, persone di cui ci si possa fidare. In fondo non c'è nulla di male. Pure Antonio Conte, ormai sulla cresta dell'onda da anni, non rinuncia ad una collaborazione "familiare". Suo fratello Gianluca è con lui fin dai tempi di Siena e lo ha seguito anche al Chelsea, come analyst o osservatore degli avversari. Negli anni passati c'è chi ha affidato persino il ruolo di vice allenatore al fratello: si tratta di Giuseppe "Bepi" Pillon, che a Pisa nel 2015 aveva scelto Albino Pillon come suo primo collaboratore.